A volte basta poco.
Due semplici numerini raddoppiati: un 6 che diventa inosservatamente e “magicamente” 12, e tutti i problemi legati ai rinnovi di direttori sanitari e commissari cari al presidente Oliverio, sono risolti.
Senza che nessuno o quasi ne sappia nulla.
È bastato un “punticino” all’ordine del giorno, aggiunto “di riffa e di raffa”, durante il Consiglio regionale del 19 aprile, poi approvato, ed il giochino di prestigio (poco a dire il vero), è fatto.
In pratica, l”articolo di legge “fantasma” è di sole tre righe, e va a modificare la legge 29 del 2002, non retroattiva, che fissa le disposizioni relative alla sanità regionale.
Il comma 3, articolo 20, prima di essere cambiato, diceva: «Per esigenze di carattere straordinario possono essere nominati dalla Giunta commissari nelle Aziende sanitarie ed in quelle ospedaliere, per un periodo di sei mesi eventualmente rinnovabile per una sola volta, fino a un massimo di sei mesi».
L’ultima decisione del Consiglio invece, stravolge in sintesi i precedenti riferimenti temporali: 12 mesi rinnovabili per altri 12.
Che poi si abbiano o no i necessari requisiti, quella è un’altra “roba”…
“Si pretende di poter disporre del potere legislativo per farne un uso “personale” – afferma seccata la consigliera regionale Flora Sculco – per salvare la pelle di Commissari “amici” che non hanno titolo per ricoprire l’incarico affidatogli ma che “servono” a gestire un ente pubblico e di interesse pubblico per condizionare una competizione elettorale. Crotone PRETENDE di essere Libera di poter esprimersi e scegliere democraticamente il proprio futuro! Io sto con Crotone – aggiunge Flora Sculco – e lo sarò ad ogni costo! Non avrò remore e timore. Crotone Avanti!”.
Coerenza zero: ma la stagione delle “allergie” (a commissari ed affini), non comincia adesso?…
Ogni riferimento a Scura ed Urbani, non è puramente casuale..