Ogni tanto, in sereni e necessari momenti di riflessione domenicali pensiamo: ma davvero si stava meglio quando si stava peggio?
Beh cari amici, se guardiamo alla nostra cara Crotone, mi sa che il vecchio e saggio detto, calza proprio a pennello.
E non si tratta della solita critica, per attaccare questo o quello, ma di una reale e crediamo opportuna visione delle cose e presa di coscienza.
Ma è mai possibile che trent’anni fa, e non veniteci a parlare di tempi che cambiano, la nostra città era più bella, funzionale ed accogliente di quella che viviamo oggi?
Che succede, o meglio cosa è successo di così stravolgente in negativo?
In una semplice parola: involuzione.
Invece di camminare guardando avanti, o quantomeno, cercare di difendere e tutelare quanto di positivo e redditizio già c’era, abbiamo percorso un vicolo cieco controsenso…
La fine? Eccola qua…
Disastrosa e penosa, purtroppo.
Solo guai, danni e macerie, di tutti i tipi, e dappertutto.
Crotone non è più lei, non la riconosciamo più. Sfruttata, seviziata e svenduta, cosi come i crotonesi.
Una decadenza continua, sociale, economica e strutturale, accentuatasi, con fatti e soprattutto misfatti, politico-amministrativi, negli ultimi dieci anni.
I più tristi ed indecorosi della storia della nostra città.
Indietro non si può tornare, ma avanti si.
Una prima risposta, un primo segnale, un primo sussulto di orgoglio e “crotonesità”, i cittadini lo hanno già chiaramente manifestato al primo turno delle amministrative, palesando, attraverso le novità e nuove affermazioni politiche, quali quelle dei 5Stelle e delle liste di Piuma e Torromino, la volontà di cambiare, di rinnovare, di chiudere e definitivamente col passato.
Manca pochissimo ormai, l’ultimo sforzo, che poi sforzo non è se si vuole bene alla città: andare a votare, ma soprattutto farlo con criterio, intelligenza e riflessione.
Pensando a cosa avevamo ieri e cosa abbiamo oggi, chi si propone per “conservare e ripetere”, e chi rappresenta il nuovo, la possibilità di cambiare pagina, di mettere alla prova una squadra che non ha mai governato, guidata da un sindaco che sarà pure inesperto e “telecomandato”, ma che, come dimostrano i suoi trascorsi, di vita e professionali, Crotone ce l’ha nel cuore.
E la sua città, cosi come tantissimi crotonesi, vorrebbe rivederla proprio cosi…(vedi foto)…