Nel tardo pomeriggio di ieri i dirigenti del circolo del PD “S. Francesco” si sono riuniti per fare una prima analisi del risultato elettorale del 19 giugno scorso.

D’obbligo i ringraziamenti rivolti a tutti i partecipanti, per l’impegno profuso durante tutta la campagna elettorale, da parte di Claudio Molé e di Stella Adamo, che pur non essendo riusciti a essere eletti, hanno ottenuto un lusinghiero risultato con 835 voti complessivi. Partendo dalla fiducia accordataci dai nostri elettori, il circolo S. Francesco intende continuare a svolgere il lavoro di raccordo tra le istituzioni e i cittadini.

In seguito si sono succeduti interventi che hanno messo in evidenza come  la sconfitta abbia più sfaccettature. In primis si fa notare che in passato la forza che ha sempre contraddistinto il nostro partito è stata l’efficienza organizzativa, mentre in questa tornata elettorale si sono evidenziati pressapochismo e approssimazione.

 La sconfitta pone la necessità di una seria riflessione per consentire un cambio di passo che non può avvenire senza il rinnovo della classe dirigente. Nel corso della discussione è emersa in maniera forte l’idea che i tanti giovani che si sono cimentati in questa tornata elettorale sono una forza. Una forza che con l’aiuto di tutti può rappresentare al meglio il desiderio di cambiamento che la città ci ha chiesto; tutti i partecipanti  hanno ribadito la necessità che il partito resti luogo di discussione  democratica dove l’accoglienza non sia preclusa a nessuno, ma l’appartenenza non sia un disvalore quanto, piuttosto, un requisito necessario per avere il diritto di essere classe dirigente. 

Nel corso della riunione è stato sottolineato da molti, che il primo partito in città è quello degli astenuti, cittadini che non si sentono rappresentati e che possono essere riportati alla partecipazione democratica, rappresentata non solo dal dal voto, ma con la partecipazione attiva alla vita della città attraverso l’attuazione di una politica che guardi di più alle necessità dei cittadini e meno alle proprie posizioni di potere fine a se stesso.

Analizzando il dato numerico si evidenziava come al primo turno Rosanna Barbieri ha ottenuto 10446 voti contro i 9054 di Ugo Pugliese, una differenza di 1400 voti.

Al ballottaggio Pugliese, invece, ha avuto 12860 preferenze, aumentando di 3800 voti, mentre Barbieri totalizza 8838 preferenze, perdendo 1600 voti.

La differenza tra il risultato del primo turno e il ballottaggio pone un interrogativo rispetto i motivi che hanno spinto una parte del nostro elettorato a votare per il candidato a sindaco delle liste contrapposte.

Cosa può essere successo in quindici giorni da indurre 1600 elettori che al primo turno avevano votato la Barbieri a votare al ballottaggio Pugliese ?

Noi speriamo che siano stati cittadini che liberamente abbiano scelto tale opzione, non vogliamo credere a voci che dicono, invece, che tale travaso di voti sia avvenuto con la compiacenza di qualche “scontento” per motivi diversi, una volta venivano chiamati franchi tiratori.
Circolo Pd San Francesco