Lettere anonime, offensive e screditanti, che sarebbero arrivate nei giorni scorsi in via Roma, per gettare fango sulla roboante e “clamorosa” elezione del consigliere comunale dei Demokratici Enrico Pedace.
Un grande exploit che, evidentemente, avrebbe creato qualche fastidio e malumore di troppo.
Resta da capire, a chi e perché…
“Non ne so nulla di queste presunte lettere, e l’unica cosa che mi viene da dire in questo momento, è di “rispedire” al mittente, se esiste, tutto il fango e le falsità che ha gettato su di me – ci ha riferito in proposito Enrico Pedace – i miei sono tutti voti riconosciuti e di persone perbene, non ho nulla di cui preoccuparmi, e la notte dormo con dieci cuscini sotto la mia testa.
La mia unica premura, non da oggi, ma da cinque anni, è solo il benessere dei cittadini. Pensare a loro e cercare di risolvere i problemi della città.
In questi ultimi giorni, ed in qualità di responsabile della Task Force (Grandi eventi) del Comune di Crotone, sto lavorando umilmente ed a 360 gradi, affinché tutto giri per il verso giusto, visto e considerato che tutti gli assessori hanno riposto la loro fiducia in me.
Voglio aggiungere solo una cosa: nella passata legislatura, più nello specifico nel 2015, mio figlio si è ammalato di diabete.
Ed io, l’estate scorsa, invece di stare con mia moglie in ospedale, ero sul lungomare per cercare di risolvere il problema legato allo sversamento di fogna e liquame in spiaggia”.
Sin troppo facile parlare male, o sparlare di 1060 voti, un po’ più difficile e raro invece, spendere un piccolo e sincero pensiero su Enrico Pedace padre, e non soltanto “temuto” consigliere comunale.