C’è una scritta, chiara, eloquente, molto visibile e soprattutto datata, sulle mura di cinta dell’ex sito industriale di Pertusola, e che recita cosi: “Basta con le chiacchiere, passate ai fatti”.
Ebbene, si fa per dire ovviamente, gli anni sono trascorsi e continuano a trascorrere, ma quella frase, purtroppo, ancora maledettamente reale, invita tutti ed ancora oggi, ad un’attenta e seria riflessione.
Nulla da ascrivere ad azioni concrete o numeri, se non quelli legati ai morti per patologie tumorali.
Sempre più implacabili e numerose, ma anche, tristemente, sempre più silenziose…
Qualcuno penserà o dirà che non esiste un registro dei tumori, ma quella è un’altra storia, e ne riparleremo.
Ma intanto, ci chiediamo, rivolgendoci ai nostri più rappresentativi soggetti politici, come e quando si intende procedere ad una vera, concreta ed efficace trattativa con Eni?
Esiste un piano, un programma, una strategia da sottoporre ad un eventuale tavolo con la multinazionale?
E soprattutto, chi sarebbe l’interlocutore che tratterebbe con Eni gli interessi ed i diritti del territorio e dei cittadini crotonesi?
Se sinora nulla o quasi è stato fatto, se non incontri fini a se stessi, progetti mai partiti e tante, troppe inconsistenti parole, è sin troppo evidente che si è sbagliato tutto, non coscienti di sbagliare immaginiamo.
Perché se cosi non fosse, si tratterebbe di qualcosa di superficiale e molto grave allo stesso tempo.
Proprio come la messa in sicurezza dei siti inquinati, una sorta di finta ed inutile bonifica.
Che purtroppo, non serve a nulla, perché i veleni killer, continuano comunque a rimanere sul posto.
E quelli veri inoltre, e ci riferiamo ai veleni presenti nelle due discariche a mare che costeggiano la famigerata “passeggiata degli innamorati”, verranno ammassati su altri rifiuti tossici, a loro volta già sistemati sopra i veleni del Cic.
Ecco perché riteniamo che sia arrivato il momento di ricominciare tutto daccapo.
Pretendere ed ottenere un tavolo permanente con Eni, andando a ridiscutere e trattare tutto, pronti e preparati a reggere il confronto con Eni. Perché sinora cosi non è stato.
Non solo la bonifica, reale e totale, ma anche il danno economico accumulato in questi anni, a causa della mancata bonifica, della subsidenza, e delle inesistenti ricadute economiche ed occupazionali sul nostro territorio.
Senza dimenticare la transazione, già scaduta, fra Eni e Jonica Gas.
Attendiamo risposte, esaudienti, ed anche in tempi brevi.
Compreso chi si dovrà occupare di Ambiente al Comune di Crotone.
E con noi tutti i crotonesi, delusi, sfiduciati, ed impauriti.
Tanto.