Riceviamo e pubblichiamo
Cosa è cambiato dalla precedente seduta della Commissione Regolamento, svoltasi solo il 22 luglio scorso, in occasione della quale si andava verso la condivisa proposta di 5-6 Commissioni consiliari invece delle 7 attuali?
Perché, cosi come ha dichiarato pubblicamente il presidente Massimiliano Bianchi durante la seduta di martedì pomeriggio u.s., le Commissioni consiliari devono essere ridotte a quattro e per ragioni squisitamente politiche?
E’ evidente che tale decisione sia stata presa esclusivamente per fini propagandistici,
in sostanza di facciata, giusto per dimostrare nella forma che la nuova maggioranza “fa sul serio”.
Al contrario, la maggioranza non ci ha ancora spiegato quali siano stati i criteri adottati per tale riduzione.
La maggioranza non ci ha spiegato come intende ridurre i costi delle commissioni e come, soprattutto, 4 Commissioni saranno più efficaci di 7.
Perché se ci avessero dimostrato, o comunque illustrato, in che termini la riduzione del numero delle Commissioni gioverà sia alle casse comunali e sia all’efficientamento dei processi decisionali, noi avremmo certamente votato a favore.
Ma così non è stato.
Quali criteri saranno adottati per spalmare le competenze delle attuali 7 Commissioni sulle future 4?
Forse si rischia un inutile e confuso sovraffollamento.
Non siamo d’accordo con le Commissioni dietro “commissione”, e non comprendiamo questo forzoso taglio, fumoso e demagogico, quando le stesse si consumeranno in Comune e non più negli uffici di via Roma, saranno aperte al pubblico, saranno controllate, regolamentate ed anche registrate.
Di conseguenza, se si svolgeranno, vorrà dire che saranno necessarie, e tutto sarà fatto alla luce del sole.
Siamo una minoranza costruttiva, vigile, le nostre azioni saranno sempre concrete, e solo nell’interesse della collettività.
La riduzione delle Commissioni è sicuramente un atto dovuto, ma va fatto con serietà e vantaggio per l’ente, non gettando fumo negli occhi ed attraverso sterile demagogia.
La maggioranza ci porti proposte reali, come per esempio la riduzione e riorganizzazione delle partecipate…
La nostra, più che una presa di posizione puramente politica, è un’azione dettata dalla libertà di poter dire e fare ciò che pensiamo e riteniamo giusto; questo è ciò in cui più crediamo.
Noi non abbiamo nessun legame col passato, né miriamo al gettone di presenza, tanto per essere chiari.
Siamo invece convinti che le commissioni servano, che devono essere strutturate seriamente per lavorare e discutere su ciò che verrà poi trasferito in Consiglio comunale per essere deliberato.
Un Consiglio comunale serio fa lavorare sodo e bene le Commissioni e le utilizza come strumento di assoluta libertà e democrazia nelle mani della minoranza e della maggioranza di governo.
Ciò che dimostrerà se questa amministrazione sarà all’altezza di quanto proposto ai cittadini in campagna elettorale, saranno i risultati concreti, e non le operazioni di facciata sulle quali noi non cederemo mai.
I consiglieri comunali Le TreElle
Antonio Argentieri Piuma
Sergio Torromino