Avrebbe dovuto passare dal Consiglio comunale l’assunzione dei 28 ex dipendenti Akros in Akrea, insieme ad altri adempimenti normativi.


Ma non è stato cosi. 

Il sindaco ha infatti baipassato il parere negativo (non vincolante) del Collegio dei Revisori dei Conti, redatto ed inviato la fine del maggio scorso, secondo il quale sarebbero state ignorate le prescrizioni sulle nuove norme legate agli appalti pubblici, ed ha proceduto comunque all’assunzione degli stessi ex dipendenti Akros, evidentemente “utilizzati” nell’occasione, per meri scopi politico-individualistici. 

Parere negativo anche per quanto riguarda il Piano Industriale di Akrea, che dunque andrebbe rivisto e ripresentato in modo dettagliato, articolato e appofondito, per il rispetto delle prescrizioni di legge vigenti per le società in house.

E adesso? Adesso la responsabilità di un eventuale intervento intervento della Corte dei Conti, è tutta del sindaco.

Anche perché la delibera di affidamento della differenziata, congiuntamente all’accordo con i sindacati, non è transitata, come avrebbe dovuto essere, dal Consiglio comunale, dunque, o si correggerà in corsa, oppure su Comune ed Akrea, pendera la spada di Damocle della Corte dei Conti, con relativi provvedimenti.

I Revisori dei Conti infine, suggeriscono di rivedere con le parti sociali i criteri di selezione del personale ai fini del rispetto delle norme vigenti.