​​Ci sarebbe tutto un nuovo mondo, impenetrabile ai più, che si muoverebbe e graviterebbe attorno al complicato ma “attraente” universo dei rifiuti.

Dentro o vicino ad esso, persone che del proprio business, collegato agli interessi della città, ne farebbe anche la propria ragione di vita e status quo.
Attentando ormai da anni alla sopravvivenza della politica vera, sostituendola con quella materialista, e mascherata da benefattrice sociale.

E la Barbieri, tornata prepotentemente di moda negli ultimi giorni, in questo presunto disegno, avrebbe dovuto “garantire” il rapporto e gli appetiti politico-professionali, fra le “alte sfere” del suo partito ed influenti e stimati uomini d’affari crotonesi.
Emblematica, teatrale ed “indimenticabile” la sfilata allo stadio, dell’allora candidata a sindaco, prima di una partita di calcio, con tanto di passerella pre elettorale insieme al presidente della Regione.
Linea politica probabilmente ed artatamente costruita, e mirata ad obiettivi strategici molto precisi, ma non condivisa e sposata da gran parte del Pd locale, fra cui appunto anche l’attuale presidente di Akrea Rocco Gaetani.
Sicuramente fuori da questo “manageriale e personalistico” modo di intendere ed “utilizzare” la politica.
Insieme a lui molti altri, che avrebbero determinato in seguito la bocciatura e la sconfitta elettorale della Barbieri, (vittima?), in quanto non convinti di chi e cosa si potesse muovere dietro tutto ciò.
Legittimo chiedersi a questo punto, come mai gli attacchi più duri e “partecipati”, siano stati mossi al sindaco Pugliese, quasi esclusivamente sulle nomine relative al Cda di Akrea…
Chissà perché.
Forse proprio perché Rocco Gaetani era l’unico a spingere per un candidato unico che aggregasse, e facesse fronte agli ambiziosi “facinorosi”, e poiché molto probabilmente, la Barbieri rappresentava solo un pezzo del mondo Pd.
Quello dei cosiddetti “radical chic”, dei colletti bianchi, e che a Crotone brillerebbe soprattutto per uno spiccato fiuto per gli affari.
E che pensavano, forse, di poter continuare nei loro successi, laddove magari non avevano ancora messo il naso, ma avrebbero però trovato in Gaetani, fra gli altri, un convinto oppositore.
Da qui il palese e per loro “logico” non gradimento, alla nomina di Rocco a presidente di Akrea.
Che di problemi, Akrea, ne ha già tanti, e tutti in attesa di essere affrontati e risolti. Se ce ne saranno le condizioni.
Ma abbiamo purtroppo netta la sensazione che la storia non finirà qui, e cosi com’è ora.