​Caro sindaco, ma sono parole sue, o le sono state  miratamente suggerite da “qualche” 


furbo politicante dalla lunga memoria che, con la brutta aria che tira, ha pensato “bene”, fra le altre cose, di dirottare l’attenzione ed i numerosi problemi della città, su migranti ed immigrazione?

Comodo, sin troppo facile, ma anche superficiale il suo tardivo intervento, che assomiglia tanto ad una scappatoia politica, studiata a tavolino per spostare il tiro altrove, utilizzando argomentazioni per l’occasione sensa senso, ed anche un tantino fuori luogo.

E che molto probabilmente, vanno in altra direzione e con un destinatario ben preciso.

Ecco una parte del comunicato stampa del nostro sindaco.

“La città paga a duro prezzo il suo posizionamento geografico.

I continui sbarchi, e soprattutto i ritorni in città per rinnovare i permessi di soggiorno, hanno messo in ginocchio il “welfare” crotonese. 

In una terra come la nostra dove la crisi economica si trasforma subito in crisi sociale, una situazione come quella che sta avvenendo rischia, da una parte, di far scoppiare la classica “guerra tra poveri!”, visto l’inconsistenza dei contributi statali in materia, e dall’altra di mettere in crisi qualsiasi tentativo di sviluppo, soprattutto quello turistico”.

Posizione geografica, welfare, guerra tra poveri e sviluppo turistico.

Sindaco, ma che cosa sta dicendo?

Il fenomeno della migrazione esiste sin dalla notte dei tempi, e sempre continuerà ad esistere.

E soprattutto, si tratta di un tema e problema che interessa ed investe tutti. Anche noi italiani e cittadini crotonesi.

Con un’unica differenza, che la maggior parte dei migranti che arriva sulle nostre coste e non solo, fugge da atroci guerre, paura, fame e stenti, chi invece lascia l’Italia o Crotone, lo fa solo per lavoro, e per non rischiare di non riuscire a dar da mangiare ai propri figli.

Soltanto che, i nostri migranti e potenziali poveri, hanno diritto ad essere accolti e ad avere un lavoro, chi invece arriva in Italia ed a Crotone no…

Un semplice visto, e poi, chi si è visto si è visto…

Nel bel mezzo però, ed in attesa, la “Cara” permanenza…

Di quale guerra fra poveri sta allora parlando sindaco?

E cosa c’entra il turismo in tutto questo? 

Invece di prendere ad esempio solo Milano, perché non guarda anche a realtà virtuose come Riace e Acquaformosa, che dell’accoglienza ed integrazione dei migranti ne hanno fatto una risorsa?

Le ricordiamo infine che tutte le risorse economiche destinate al Terzo Settore, arrivano direttamente dal Governo, per poi essere specificatamente destinate ed utilizzate.

Ma scommetto che questo “piccolo” e sostanziale particolare “lei”, lo conosceva già…