Ora basta. 

È tempo che chi ha determinato questa preoccupante e disastrosa situazione di perenne emergenza, nello specifico della stretta attualità, legata alla chiusura dell’aeroporto, e più in generale ad un ritardo e gap infrastrutturale pesante e oltre modo penalizzante, faccia un passo indietro, si assuma le proprie responsabilità, personali, politiche ed amministrative, e guardi oltre.

Guardi avanti.

Perché l’aeroporto non è né del Pd e né dei Demokratici, e non è né di Isola, né di Crotone, ma è l’aeroporto di tutti.

La gente è stanca, noi siamo stanchi.
Stanchi di continuare a subire, stanchi di assistere ad assurdi ed egoistici “giochi di potere”, che stanno provocando inevitabili spaccature e lacerazioni politiche, che stanno manifestandosi in tutto il loro squallore, e che soprattutto allontanano sempre di più la nostra città ed il nostro territorio dal resto dell’Italia.
Sotto tutti i punti di vista.

Si perché qui il danno pubblico è di proporzioni molto più ampio di quanto si possa pensare, e non si ferma soltanto al “capolavoro” antipolitico, che ci ha purtroppo regalato assenza e distanza, da parte del governo centrale e regionale, silenzio assordante alS.Anna e fra tutti i dipendenti dello scalo crotonese, e grande incertezza per un futuro che fatichiamo parecchio ad immaginarlo sereno, o quasi.

E i due Consigli comunali, di Isola Capo Rizzuto e Crotone, “parenti” per intenzione ed oggetto, ma “serpenti” per fini ed obiettivi, rappresentano la fedele fotografia di una frattura politica ormai insanabile, fra chi pensava di avere in mano una città, un territorio e due partiti, e chi ha invece dimostrato, con i fatti, che cosi non è.
Una sorta di lotta fra “poveri ricchi”, con i potenti di turno che stanno a guardare, e che non muovono e non muoveranno un dito, se questo è lo scenario, e se questi continueranno ad essere i protagonisti. In negativo ovviamente.

Noi, in mezzo alle lotte intestine in seno al Pd non ci siamo e non ci vogliamo stare, perché non inseguiamo nessuna poltrona, comunale, regionale o di partito, né è nostro costume stare “comodamente”, con un piede in due scarpe…

Né tantomeno condivideremo e appoggeremo l’azione amministrativa di questa confusa e nevrotica maggioranza, se non per atti che vanno in direzione della crescita della città e del benessere dei cittadini.

Ecco perché invitiamo il presidente della Regione Oliverio, ad organizzare un immediato tavolo di concertazione con tutti i parlamentari crotonesi, nessuno escluso, con il sindaco di Crotone e tutti i sindaci della fascia ionica.

Esortandoli a mettere da parte rivalità, ambizioni e dissapori politici, incontrarsi, e intraprendere un percorso comune e concreto, con l’intento di individuare in fretta la giusta soluzione che permetta al nostro scalo aeroportuale, di tornare a volare.

Prima che sia troppo tardi.

Noi, in qualità di cittadini, e soprattutto di consiglieri comunali, spogliandoci da ideali e colori politici, saremo al vostro fianco, appoggiandovi e coadiuvandovi per le iniziative necessarie, che porteranno come tutti auspichiamo, all’obiettivo finale: quello di non lasciarci sfuggire di mano, uno dei pochissimi ed imprescindibile strumento di sviluppo e di crescita per il nostro territorio.

Sergio Torromino

Antonio Argentieri Piuma

Consiglieri comunali

Le Tre Elle