E cosi, che lo si voglia oppure no, martedì prossimo ci ritroveremo di fronte ad un Consiglio comunale, l”ennesimo dell’era”Pugliese”, già bello e confezionato.
A mo di pacco dono e contropaccotto, tanto per rendere l”idea, e “acclimatarci” politicamente con l’aria natalizia.
Ancora debiti fuori bilancio, ma quelli, ci diranno, “sono una pesante eredità della precedente amministrazione”, e verranno quindi “virtuosamente e responsabilmente” approvati.
Chapeau…
Il piatto forte però, e anche “prelibato”, sarà però rappresentato dalle ormai famose e gettonate Partecipate: nello specifico Marina S.p.a. e Crotone Sviluppo, delle quali il Comune di Crotone acquisterà delle quote, mettendoci quindi dentro denaro e “uomini pacchetto”.
Uno ci sarebbe già, l’altro invece lo si starebbe “individuando”.
Tutto già previsto e già deciso a tavolino, con tanto di riunione mattutina domenicale nell’ufficio 2 di via Roma. Quello riservato a pochi intimi.
Laddove tutto si muove, o quasi.
Presenti Enzo, Leo, Peppino, Tommaso, Serafino e Gianfranco.
Dopo una nottata trascorsa a giocare a carte infatti, si è tornati immediatamente al “lavoro”, soffermandosi più nello specifico sulle ormai prossime elezioni provinciali.
Tornata elettorale che, secondo via Roma 2, dovrebbe essere solo una formalità, valutata intorno al 54% delle preferenze.
Del resto, dall’altra parte, “avversario” per la corsa alla Provincia, c’è sempre il Pd.
Lo stesso che ha perso e che ha comunque vinto il referendum costituzionale, e che oggi sembrerebbe quasi snobbato dai Demok, come se incontri, accordi e progetti regional-nazionali, passando per il referendum, non fossero mai esistiti.
Trasformismi e trasformazioni di questo “strano” e poco chiaro-veggente modo di fare politica…
Ultimamente, a seconda dei venti politici, va molto di moda, lo slogan “l’Italia sta cambiando”, proprio come “Crotone”…
E i Demokratici in quanto ad influenze ed affluenze “meteopolitiche”, sono maestri…
L’arte del dire ma non dire, e del fare ma non fare indotto, evidentemente, paga…
E cosi, dopo la democrazia, anche la vecchia e cara coerenza è ormai scomparsa.
Dal vocabolario, e anche dalla politica Krotonese.
P.S. Al referendum dello scorso 4 dicembre Parrilla votò SI e Parise votò NO…