Hai voglia a dire, fare, apparire e negare.

L’evidenza dei fatti, che non può essere cambiata o cancellata, dice che la Prossima Crotone non è più una coalizione.

Della spavalda brillantezza, dei sorrisi, promesse convinte e facili entusiasmi infatti, c’è rimasto ben poco.

Tutto dissolto o quasi in appena sei mesi di governo.

Il mono gruppo che ha appoggiato e sostenuto Ugo Pugliese durante la campagna elettorale, non esiste più.

L’ultima prova provata è datata martedi 2 dicembre: non più un’unica riunione di coalizione in via Roma, bensi invece ogni lista de la Prossima per conto proprio.

Fatto sta, che in via Roma, si sono riuniti solo i consiglieri dei Demokratici, per un incontro, durato quasi quattro ore, durante il quale Enzo Sculco ha dovuto prendere atto dei problemi e dei dissapori assortiti che si vivono all’interno della maggioranza.

Dove ormai si è arrivati alle pericolosissime “correnti”, formate da assessori e consiglieri.

Bersaglio “preferito” dai consiglieri Demokratici, Gianfri Turino, al quale gli stessi non riconoscerebbero né potere e né autonomia decisionale.

Anche se queste venissero direttamente da via Roma.

Enzone infatti, avrebbe anche provato a dare alla riunione una distensiva impostazione politica, con i consiglieri che tuttavia avrebbero insistito col lamentare incongruenze, e il fatto che non verrebbe loro permesso di svolgere il ruolo che rivestono.

La più decisa e incazzata sarebbe stata Manuela Cimino, che avrebbe addirittura minacciato di mollare tutto se le cose non rientreranno nei giusti binari.

E Ugo? Pugliese, che evidentemente deve aver capito che aria tira, sorrisi e foto di facciata a parte, ha pensato bene di non partecipare a nessuna delle riunioni.

Compresa quella di Laboratorio Crotone.

E anche questo è un segnale…