Premesso che il sottoscritto non ha mosso neppure un dito per la sua designazione a Capogruppo del proprio Partito all’indomani delle ultime elezioni amministrative, premesso che il sottoscritto aveva già dato a Puccio la propria disponibilità a fare un passo indietro, basta chiedere ai Consiglieri “originali” del PD per sapere la verità, alla stessa maniera non mi dispiace riprendermi la mia libertà politica ed amministrativa. Che poi qualcuno nel mio partito vorrebbe camuffare l’ennesima sconfitta “POLITICA” oscurandola facendo parlare d’altro ha sbagliato indirizzo.
L’unica osservazione POLITICA che mi sento di fare è che l’attuale gruppo consiliare al Comune di Crotone non è quello uscito nella lista del PD. Spero piuttosto che l’ultimo pullman concesso a qualcuna/o sia l’ultima fermata e non un continuo saliscendi. Magari dopo la nomina del capogruppo alla Provincia ne riparleremo, vero?
Ci sono piuttosto ragioni perché m’inorgoglisca per il modo in cui ho fin qui operato e che ha inaugurato uno stile politico più in sintonia sia con la stagione che sta vivendo la politica in questa fase, sia con le difficoltà gravi con cui è alle prese attualmente il nostro Comune.
Ho in Consiglio comunale espresso voto favorevole agli atti amministrativi prodotti dalla precedente Giunta per senso di responsabilità nei confronti sia dei miei concittadini che del mio stesso Partito. Ho già, in altre occasioni, avuto modo di chiarire che fare opposizione ostruzionistica, a prescindere dal merito delle questioni discusse corrisponde ad un modo vecchio e sbagliato di fare politica. Tengo a precisare, inoltre, di essere del tutto consapevole che questa linea di condotta non ha ricevuto alcuna approvazione da parte del mio Partito, ma ho preferito procedere a testa alta, dando retta alla mia coscienza politica.
Anche perché tutti coloro i quali si arrogano il diritto di parlare per conto del partito non sono titolati, in quanto mai nessun organismo di partito viene convocato. Solo riunioni di gruppi e gruppetti per spartirsi quanto resta di una tavola sempre meno imbandita.
La verità è che, dopo l’ennesima sconfitta elettorale intervenuta nelle recenti elezioni provinciali, il solito gruppo dirigente del PD preferisce distrarre l’opinione pubblica con un gesto tanto inutile quanto incomprensibile come quello che riguarda il sottoscritto, piuttosto che individuare le vere ragioni che stanno dietro alla profonda crisi che investe ormai da anni il nostro Partito, come tanto per citarne qualcuna delle più importanti l’assoluto vuoto di idee, l’assenza di un collegamento con i nostri simpatizzanti ed elettori, il mancato rinnovamento dei dirigenti.
Ieri diessini, poi sculchiani, poi valloniani, e poi renziani, oggi oliveriani, al quadrato, sono sempre gli stessi che si attribuiscono linee politiche, perdono e non si fanno mai da parte.
I traditori di professione vorrebbero indicare in altri il tradimento…miseri e meschini.
Non li sfiora neppure minimamente l’idea che la gente, i compagni, gli amici del Partito non li sopportano più. Insomma, un Partito organizzato ormai da tempo per gruppi, per sottogruppi ed addirittura per vere e proprie bande. Un Partito ormai chiuso in se stesso, senza idee, senza un programma, dove non si discute più perché non vengono riuniti gli organismi “istituzionali”.
Quegli stessi organismi che hanno eletto Murgi, oppure anche qui si vuole dire che per se quegli organismi, manco convocati nella loro interezza, per paura?, vanno bene ed invece per determinare la linea del Partito vero non vanno bene.
E volete che uno come me sia simpatico a questi individui? Come se io non sapessi che do fastidio per queste ragioni?
Ma allo stesso tempo un segnale, un messaggio di speranza a tutti le compagne ed i compagni, alle amiche ed agli amici, che hanno a cuore decine e decine di militanza, battaglie etiche, di costume, politiche lo voglio lanciare.
Senza una battaglia aperta, dura ma sincera questo partito di Crotone non si libererà mai dei “commercianti”.
Io per parte mia non mi sottrarrò, oggi e domani…
Un Partito già definito e verificato di valvassini al servizio dei signorotti delle “tessere false”, al servizio del signorotto che viene da fuori Crotone per avere prebende varie. Occorrono, dunque, una radicale inversione di rotta, un coraggioso bagno di umiltà, un grande coinvolgimento dei cittadini sui temi e sui problemi da loro vissuti e un grande rinnovamento nei gruppi dirigenti, per risolvere la grave crisi da cui dipendono le sorti future del nostro Partito. Diversamente ci penserà il popolo sovrano a fare pulizia. Le batoste fin qui subite sono chiari segnali delle direzioni verso cui si va ormai volgendo il favore popolare. Presto verrà il tempo delle elezioni politiche, più in là quello delle elezioni regionali, e dei soggetti politici che hanno fatto il buono e il cattivo tempo del nostro Partito non resterà alcuna traccia.
A Crotone sono stati manifestati grande inadeguatezza ed errori gravissimi nell’organizzazione stessa della campagna elettorale regionale e del metodo di designazione dei candidati. Non è stato compiuto, tuttavia, alcun passo indietro da parte dei relativi responsabili. Si è perduto sonoramente alle Amministrative di Crotone ed anche questa volta nessun passo indietro da parte dei responsabili. Si è perso al referendum del 4 dicembre scorso, ma il Partito, con i suoi capibastone, pur avendo sostenuto il SI, non si è preso la briga di fare alcuna autocritica. Nessuna riunione, nessuna analisi politica, nessuna autocritica…niente, non è successo niente.
Un pò di dignità…almeno un pò di dignità!!!
Di solito chi perde cede il passo, invece nel PD odierno, a tutti i livelli, chi perde resta al suo posto, anzi rilancia, prende tutto: questo fenomeno in politica si spiega col fatto che si è ormai privi di ogni etica, sia di genere Politico che Morale.
Ho deciso di stilare il presente comunicato, perché di fatto ormai non è data più alcuna possibilità di discutere liberamente e nei luoghi deputati a farlo, al partito ormai si riuniscono gli amici e gli amici degli amici.
Oltretutto, coloro che dissentono dagli attuali gruppetti dirigentucchi non vengono ascoltati nel loro argomentare ma semplicemente vengo no additati come traditori. La conoscete la barzelletta del toro che chiama cornuto all’asino?
Non li sfiora il benché minimo dubbio che le cose possano stare diversamente da come essi le immaginano, quando invece la linea di un Partito, autenticamente democratico, dovrebbe essere discussa ed elaborata in seno agli organismi che sono previsti dal suo Statuto. Resta comunque il fatto innegabile ed assolutamente tangibile che la loro linea è risultata clamorosamente sconfitta in ben tre tornate elettorali. Si continui pure su questa funesta ed autodistruttiva strada, ma se ne assumano di fronte all’opinione pubblica le responsabilità conseguenti. A me, a cui i cittadini hanno consegnato il mandato elettorale, facendomi risultare il primo eletto nella lista delPD e di tutto il Centrosinistra, la strada giusta appare un’altra, completamente diversa da quella che è seguita dall’attuale gruppo dirigente. Ciò che posso assicurare con assoluta certezza è che io, nella massima assise cittadina e nella città, continuerò a far sentire sempre la mia voce ed il mio pensiero, assolutamente libero e non soggiacenti ad alcuna logica né di opportunismo, né di servilismo, né tantomeno di bieco e strumentale politichese.
Crotone 13/01/2017
dott. Mario Galea
Consigliere Comunale PD