Riceviamo e pubblichiamo
Piano nazionale “Anci”
Si informa che si è svolta in Prefettura una riunione cui hanno preso parte i Sindaci della provincia allo scopo di discutere i contenuti del cosiddetto nuovo “Piano operativo ANCI” che recentemente il Ministero dell’Interno ha condiviso con l’Associazione Nazionale dei Comuni italiani.
L’intesa, muovendo dal sistema di quote fissato nella Conferenza Unificata del 10 luglio 2014, promuove, anche all’interno delle singole Regioni, una distribuzione di migranti ulteriormente bilanciata tra le diverse realtà locali, grazie alla definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione residente per ogni Comune della provincia.
Ancora una volta si punta sul coinvolgimento attivo dell’intero sistema delle autonomie. La partecipazione corale di tutti i Comuni è la forza del nuovo piano che, nel dare applicazione alle regole di equilibrio rispetto alla popolazione residente, va altresì verso il definitivo consolidamento del modello SPRAR, vale a dire verso il modello di accoglienza di lunga durata intestata alle autonomie locali, facendo tesoro dei buoni risultati conseguiti sinora attraverso le formule progettuali sviluppate.
In tal senso s’inserisce altresì il decreto ministeriale del 10 agosto scorso che ha semplificato le procedure amministrative di adesione allo SPRAR, con l’introduzione di un meccanismo di accesso permanente attraverso una procedura interamente informatizzata e con la eliminazione di termini e scadenze periodiche.
Sono state poi discusse tutte le implicazioni derivanti dall’adesione del piano ivi compresa la cosiddetta “clausola di salvaguardia” una sorta di salvacondotto per i Comuni che aderiscono alla rete SPRAR con l’espressa esenzione da aggiuntivi oneri di accoglienza, qualora si rendano necessari tenuto conto dell’andamento generale dei flussi migratori.
Nell’ottica di un funzionale assetto di accoglienza si è riposto ulteriormente l’accento sul sistema dei controlli amministrativi a cura, prioritariamente, dell’Ente locale intestatario del progetto SPRAR, nel rispetto di una periodicità regolare.
Da ultimo si è illustrata la proposta progettuale dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, quale soggetto istituzionale capofila, recentemente ammessa a finanziamento, a valere su fondi FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020) e tendente alla creazione di un sistema di tutela sanitaria, psicologica ed integrato del migrante.
In particolare nell’ambito della rete sanitaria dedicata è prevista l’apertura di 2 nuovi ambulatori distaccati nelle sezioni di Isola Capo Rizzuto e Cirò e di un ambulatorio cosiddetto di “II livello” , a carattere di specializzazione, all’interno del reparto di malattie infettive della struttura ospedaliera di Crotone.
Il livello di sorveglianza ed assistenza sanitaria è completato con la pianificazione di visite periodiche ordinarie e straordinarie, a cura degli ambulatori creati, direttamente presso i centri di accoglienza che ne faranno richiesta, ove saranno altresì svolti appositi moduli formativi indirizzati agli operatori tanto degli SPRAR e che dei centri per l’accoglienza dei minori stranieri, per un approccio maggiormente consapevole anche dal punto di vista sanitario nella gestione dei migranti.