Riceviamo e pubblichiamo
La soppressione dell’elisoccorso con base a cirò marina non è altro che l’ultimo atto, ma solo in termini cronologici, del depauperamento di questo lembo di Calabria.
È sotto gli occhi di tutti la continua spoliazione di uffici, servizi e funzioni (tra un po’ toccherà anche alla CCIAA ed al provveditorato agli studi) così come è sotto gli occhi di tutti lo stato infrastrutturale con la viabilità provinciale interamente compromessa, con la statale 106 in attesa di miracoli, porto, aereoporto e ferrovia praticamente inesistenti.
È in questo quadro così devastato che si inserisce la soppressione dell’elisoccorso, un servizio che, oltre a rappresentare un punto di riferimento nell’insieme della programmazione della rete emergenziale per tutta la Regione, ha rappresentato in questi anni un punto di riferimento irrinunciabile alle continue emergenze del nostro territorio.
Due le considerazioni che ci vengono spontanee:
la prima è come si possa pensare di escludere l’intero bacino servito dalla base di Cirò Marina, e che riguarda tutta la fascia dell’Alto Ionio, sulla scorta di parametri meramente numerici dettati dal DCA in questione, senza tenere in alcun conto la copertura dei territori che quella base offre Ci chiediamo e chiediamo a chi ha redatto l’atto di renderci edotti in tale direzione;
La seconda è come si possa pensare di togliere a questo territorio la possibilità di intervenire con urgenza, nei casi in cui il tempo diventa di vitale rilevanza e con il quadro infrastrutturale appena descritto, su delle patologie sempre più frequenti e che non hanno la necessaria copertura nel nostro nosocomio.
Solo per citarne alcune:
È da anni che con sempre più forza ribadiamo la necessità di attivare una postazione di emodinamica con annessa cardiochirurgia nel nostro presidio ospedaliero.
È da anni, a dire il vero lo fece l’allora assessore Sulla, che si proponeva la presenza di una camera iperbarica motivata dal fatto che sul nostro territorio insiste una delle più grandi riserve marine.
Eliminare quella base, in assenza di una seria programmazione emergenziale ed in questo contesto è, come dicevamo prima, veramente vergognoso.
Noi stavolta non ce la vogliamo prendere col commissario Scura a prescindere (come diceva Totò), anche perché la proposta viene dal dipartimento salute con tanto di firma del Dott. Fatarella che, per le ben note vicende a cui abbiamo assistito in questi anni, non è proprio un dipendente e/o un assecondatore delle volontà del Commissario.
Asseriamo però, con sempre più convinzione, che vada immediatamente cancellata la gestione commissariale di questo settore ridando alla politica le sue inevitabili responsabilità, evitando magari, e non ce ne voglia il Presidente Oliverio, di combinare un altro patrocchio affidando la gestione commissariale alla politica.
La Segreteria
CGIL CROTONE