Riceviamo e pubblichiamo

La Federazione di Crotone del Partito Comunista Italiano annuncia concluso il tesseramento del 2016, iniziato lo scorso giugno in seguito all’Assemblea Costituente di Bologna, e aperto il tesseramento del 2017. In questi pochi mesi – rileva il Responsabile Organizzazione, Egidio Carbone – il PCI è riuscito a radicarsi nel territorio provinciale realizzando non solo numerose iniziative pubbliche, ma anche un buon numero di tessere, anche al di fuori dell’area strettamente cittadina. Tra i tesserati, buona è l’incidenza dei giovani (i membri della FGCI ammontano a quasi 1/4 dei tesserati totali) e forte è anche la partecipazione femminile (1/3 dei tesserati).
La presenza di ragazzi, donne e compagni provenienti da diversi ambienti lavorativi è senz’altro un valore aggiunto per la costituzione del PCI sul territorio crotonese, che permetterà al Partito di essere presente nelle diverse aree affette da criticità. Tra le più urgenti e sentite, senza dubbio è la situazione dei trasporti. I cittadini di Crotone avvertono e denunciano un forte senso di isolamento, non solo geografico, provocato dalle carenze strutturali della rete viaria extracittadina e da quella ferroviaria. Questi problemi sono ormai annosi e di difficilissima risoluzione, mentre una questione più immediata è quella imperniata sulle alterne vicende dell’aeroporto, del cui ultimo episodio (la decisione dei soci della Sagas di costituirsi davanti al Consiglio di Stato) si attendono presto gli sviluppi.

Tra le priorità del Partito è ovviamente anche la questione del lavoro. Il PCI prende posizione per i due Sì per i prossimi due referendum in materia di lavoro, promossi dalla CGIL. I due sì, che si propongono di abolire i voucher e di introdurre la piena Responsabilità solidale negli appalti, sono un concreto tentativo di arginare i danni inferti dal Jobs Act alla situazione dei lavoratori italiani, sempre più precari e privi di tutele.