L’infinito romanzo legato al bilancio di previsione del Comune di Crotone, sta per scrivere forse, il suo ultimo e sospirato capitolo.
Un bilancio che, a quanto pare, nonostante illustri freni e negligenze settoriali, sarà presto approvato.
E la responsabilità, a quanto pare, non sarebbe tutta dei revisori dei conti, questi ultimi indispensabili affinché tutto si svolga nei tempi e nei termini di legge.
Nello specifico del Comune di Crotone, gli attuali revisori dei conti sono operativi fino al 27 di marzo, quindi ancora teoricamente e praticamente in grado di esprimere il necessario parere sul bilancio di previsione 2017, che dovrà poi approdare in Consiglio per l’approvazione.
La data? Il 27 marzo, forse, o al limite il 31.
Quindi nei termini di legge.
Cosi come aveva programmato il presidente del Consiglio comunale Serafino Mauro.
Se gli attuali revisori dei conti avranno, come si spera, il documento contabile conclusivo con le schede tecniche entro venerdi 17 marzo, è ragionevole pensare che entro il 24 marzo siano in grado di consegnare la relazione /parere al bilancio comunale.
In tale eventualità, il presidente Mauro trasmetterebbe tempestivamente alla Commissione bilancio l’atto, dopo di che convocherebbe la Conferenza dei capigruppo per redigere l’ordine del giorno e la data dell’atteso e importantissimo Consiglio comunale.
Non è molto chiaro piuttosto, il “moviolistico” atteggiamento dei revisori, quando invece il bilancio di previsione, molto ben elaborato dall’assessore Benedetto Proto, realistico e dettagliato, è già pronto per essere portato in aula consilare ed eventualmente approvato.
Va tuttavia precisato, a completezza d’informazione, che il bilancio di previsione, cosi come conferma l’assessore Proto, è documento complesso e formato da tanti allegati, che necessitano di tempo per essere redatti.
E uno dei problemi quindi, sarebbe e dato dall’atteggiamento dei diversi settori, che pensano che il bilancio sia una questione finanziaria, e tarderebbero quindi a consegnare i dati necessari.
Il bilancio infatti, è frutto di una serie di valutazioni e dati che provengono da tutti i settori del Comune.
Concetto abbastanza semplice, ma evidentemente difficile da fare comprendere agli uffici.