È Pasquetta anche per lui.
Ma nessuno se ne accorge…
Nessuno si ferma, nessuno lo scorge, nessuno lo osserva, assorbito e perso nella sua disperata e folle solitudine.
Eppure è li. A rovistare e cercare nel suo improvvisato e improbabile “cestino” della sua triste Pasquetta, e di ricordi ormai sbiaditi e feriti.
Possibile mai che nessuno si accorge di lui? Come può un uomo condurre un’esistenza simile e ridursi cosi?
Che vita è la sua, povera, silenziosa e malandata, dedicata a niente ed a nessuno, se non alla quotidiana ricerca di un qualcosa che non esiste più, insieme a qualcosa da buttar giù, per poter vivere, per poter andare avanti. Nella più disperata solitudine.
È a lei, sua unica e fedele compagna, che dedica i suoi giorni, la sua sofferenza, il suo stupore, e quel briciolo di forza e di fierezza che ancora lo sostiene.
Non sappiamo se è stato abbandonato a se stesso, oppure ha scelto di vivere cosi, ma sappiamo però che non si può restare freddi e distaccati di fronte ad ingiustizie sociali come questa.
Di un uomo che nessuno sa, e che rappresenta l’altra faccia di Crotone, nascosta e sconosciuta ai più.
Vergogna, egoismo, dimenticanza o totale cecità d’animo?
Pensiamoci. Tutti.