Paraculi si nasce, parafulmini lo si diventa, “paracadutisti” invece ci si improvvisa.
A seconda della bisogna e della solita, comoda “fuga”.
Una scappatoia per ogni occasione, per ogni gaffe, per ogni figuraccia, per ogni cazzata sparata “a salve”, per illudere o fregare il fesso di turno.
Senza offesa.
Ma meglio fessi che “codardi”.
Pessima specie quella dei “paracadutisti” per vocazione.
Finti gentiluomini della politica e dintorni, neo colletti bianchi, ex tute rosse sbiadite, gonnelle rosa, “indottrinati” senza cultura, con stretta di mano facile, e falso sorriso incorporato.
Cosi come le vuote parole e le illusorie promesse che si portano appresso, come improbabile dote…
Tanto, che gliene frega, gli altri cadono e si rompono le ossa del collo, loro invece, aprono il paracadute, atterraggio morbido e culo salvato.
Ancora una volta e come sempre.
Brutta specie.
Come alcuni farmaci: leggere attentamente le avvertenze e le modalità d’uso.
Se assunti in dosi eccessive poi, rischi seriamente di diventare un parafulmini.
Ma di servizio, (il loro), e simile ad una spugnetta assorbi stronzate, imprecazioni e maledizioni con destinatario, e scientificamente deviate su di te.
Questione di scelte, e di una “santa” e passiva predisposizione al sacrificio perenne. Null’altro.
In mezzo, o se preferite dove quasi sempre soffiano venti favorevoli, si collocano per natural vocazione, i paraculi.
Cioè, quei soggetti quasi indefiniti e indefinibili, che riescono a galleggiare ovunque e comunque…
Si, proprio come quella cosa a cui state pensando in questo momento…
Noi non lo abbiamo scritto, ma il “profumo” si sente eccome, e quasi sempre li precede molto poco “piacevolmente”.
Per dirla tutta ed in sintesi, i paraculi da competizione, abili, scaltri e senz’anima, permettono ai “paracadutisti” ed ai parafulmini di stare insieme.
L’uno il naturale e consapevole completamento dell’altro.
Non abbiamo fatto nomi, ma siamo tuttavia convinti che in diversi, (mea culpa mea culpa), si riconosceranno in una delle tre categorie.
Oppure in tutte e tre insieme…
I virtuosi abbondano.
Se così non fosse, saremmo costretti ad aggiungerne una quarta….
Quale sarà?
Ci penseremo…
Oggi è l’1 luglio, il giorno del più grande evento musicale dell’anno: il mega concerto di Vasco Rossi.
E allora distraiamoci tutti e cantiamo un po’…
“Vado al massimo, vado al massimo, vado a gonfie vele”…