C’è buio e buio, evidentemente.
Non è retorica, non è frutto della nostra fantasia, non è una invenzione giornalistica, ma solo la nuda e cruda realtà.
L’aeroporto Sant’Anna è “solo” e al buio da diverse settimane ormai, ma nessuno, o quasi, sembra più farci caso.
Molto probabilmente, è un buio che non fa più paura a nessuno…
All’aeroporto non si beve, non si mangia, non si balla, non si passeggia, non si “movida”, dunque, perché mai il popolo, soprattutto quello molto “attivo e attento” dei social, dovrebbe affaticare dita e neuroni, per far tornare la luce al Sant’Anna?
Il nostro splendido lungomare è già tornato a brillare, come è giusto che sia, e dopo qualche ora di istituzionale black-out che ha poi scatenato “l’inferno” virtuale…
Stranezze, vizi, difetti e virtuosismi di noi crotonesi, che forse abbiamo già dimenticato che aeroporto significa economia, turismo e quindi, un lungomare ancora più ricco, vivo e appetibile.
Ma cosi è se vi pare…
E allora, finiamola di lamentarci per qualsiasi cosa che non ci va a genio, anche la più piccola, solo perché non rientra nel nostro modo di vivere e di interpretare le cose, soprattutto quando si “invade” il nostro piccolo e provinciale orticello.
E intanto, confini, barriere e pregiudizi, hanno spento la luce del nostro futuro. Almeno per ora.
Voleremo con la fantasia, e ce la faremo bastare.