​Repetita non semper iuvant…

Nella vita, e quindi anche nella politica.

Soprattutto.

Si perché poi, quando assomigli tanto ad un vecchio e malandato jukebox, che suona sempre la stessa musica, superata e noiosa, rischi seriamente di non essere più “di moda”, al passo coi tempi, con la stretta attualità, sociale e politica, e con quanto essa ci presenta e ci propone quotidianamente.

È il caso, puntando la nostra attenzione sulla realtà crotonese, di Forza (si fa per dire) Italia, e le sue intempestive e pilotate battaglie semi politiche che, visti i tempi, le modalità e gli argomenti, sembrano quasi sempre monche, cioè prive di un vero significato, e soprattutto non complete nella sua reale esposizione.

Un esempio? Gli hotspot…

Anche perché, fra le altre cose,sembra che i forzisti crotonesi ormai, non sappiano parlare d’altro.

Come se il futuro e lo sviluppo di Crotone ed il suo territorio, dipendesse dalla realizzazione o meno di tali centri di prima accoglienza, che dovrebbero nascere nei porti strategici, e sensibili al delicato e attuale fenomeno degli sbarchi dei migranti, fra i quali appunto anche quello di Crotone.

Spieghiamo intanto che tali strutture, che serviranno a sbrigare in loco e con procedure piuttosto immediate, tutte le problematiche burocratiche legate agli sbarchi dei migranti, saranno ubicate nei porti cittadini intetessati, andando ad occupare uno spazio abbastanza rilevante.

Se procureranno poi dei problemi alla vita della città, ai cittadini ed alla sua economia, non è dato ancora a sapere.

Di certo c’è invece che, chi qualche interesse personale al porto e per il porto, ce l’ha o potrebbe avercelo, un tantino preoccupato lo sarebbe…

Se le banchine venissero occupate infatti, lo spazio diminuirebbe notevolmente.

C’è comunque da aggiungere, a beneficio di chi dice per dire e scrive tanto per scrivere, secondo il volere ed il desiderio di Roma, che gli hotspot, sono strutture strettamente detentive, dunque, i migranti ospitati all’interno, in attesa di chiarire la loro posizione ( status), non avranno la libertà di uscire e andarsene a spasso per la città, non inficiando quindi nella vita e nell’economia cittadina.

Chi fugge dagli orrori, dalle stragi di innocenti e da guerre sanguinose comunque, non arriva certo qui per girovagare o bivaccare in città. Semmai.

Sono altri e ben più gravi i problemi con i quali i più “fortunati”, cioè quelli che non muoiono durante le traversate, si scontrano prima, durante e dopo l”arrivo in Europa.

Già, perché questi esseri umani, (o non sono più tali?), non arrivano solo a Crotone…

Eppure ne sono passati di Consigli comunali, con argomenti importantissimi e tematiche attuali e delicate che, “l’inadeguata amministrazione Pugliese”, così definita da Torromino&soci, sta affrontando di petto e concretamente.

Le vogliamo elencare?

Ci sembra del tutto inutile.

Proprio come il “contributo” impalpabile, che i neo Berlusconiani locali forniscono in Consiglio comunale, quando sono presenti ovviamente.

Il nulla.

Una minoranza nella minoranza, affacciata alla finestra con vista sul porto…

In attesa che Arcore, che non è Crotone, detti gli ordini da eseguire.