Una seconda ZES (Zona Economica Speciale) della Calabria, dopo quella di Gioia Tauro, cioè un’opportunità questa, prevista dal Decreto Sud, da istituire nell’area vasta Catanzaro-Crotone-Lamezia Terme.
Lo chiedono ufficialmente i sindaci delle tre città, Sergio Abramo, Ugo Pugliese e Paolo Mascaro, al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio.
La decisione, che sa tanto di clamoroso, e di “patto di ferro”, a margine di una riunione consumatasi a Catanzaro.
Un progetto sicuramente ambizioso, che punta a rafforzare l’area centrale della Calabria, omogenea e molto ben collegata, attraverso i meccanismi di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative previste dalla ZES.
E le tre città dell’area centrale si giocano, o si giocherebbero le loro carte migliori: il Polo direzionale di Catanzaro, il porto di Crotone, l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, i grandi spazi destinati alle attività produttive capaci di attrarre importanti investimenti esteri, in un’area definita strategica per lo sviluppo di tutta la regione.
E l’aeroporto di Sant’Anna?
In perenne stand-by. Forse.
La palla passa ora al presidente Mario Oliverio.
In attesa che vengano quindi definiti i meccanismi istituzionali per l’istituzione delle ZES, Catanzaro, Crotone e Lamezia Terme propongono l’individuazione dell’ Area Vasta CZ-KR-LT quale seconda ZES della Calabria.