“Nuova Kroton”, “Antica” storia?

Speriamo che non sia cosi, almeno questa volta.

Il maestoso e storico progetto da 62 milioni di euro infatti, non ha ancora visto la luce, che già c’è qualcuno che continua a non “brillare”, preferendo rimanere perennemente al buio, disseminando dubbi e problemi che al momento non esistono.

Anche adesso che finalmente, fino a prova contraria, ci sono tutti i mezzi, le risorse economiche ed i presupposti, affinché Crotone torni a respirare un’aria nuova, di rilancio, di riscatto.

E va inoltre opportunamente ricordato, che si sta parlando di un atto giuridico a tutti gli effetti, già certificato e deliberato dalla Giunta Regionale.

Perché la totale sfiducia ed il contagioso pessimismo, che da troppo tempo ci hanno invisibilmente e pesantemente accompagnati, possono finalmente essere cancellati, e sostituiti da un sano e consapevole ottimismo, naturalmente supportato dalla concreta e definitiva svolta socio-economica, che tutti aspettiamo da troppo tempo ormai.

Il dado e’ tratto, e ci sono le firme, dunque, tenendo conto degli aspetti legali e burocratici, che non possono essere ignorati e disattesi, il conto alla rovescia può ufficialmente partire.

E il primo, vero cantiere dell’ampio e non più circoscritto progetto Antica Kroton quindi, se tutto filera’ liscio e senza intoppi, sarà ragionevolmente inaugurato nei primi mesi del 2019.

Ma ciò non significa però, che da qui alla fatidica data, fuori dagli uffici competenti, nulla si vedrà e si muoverà.

Perché prima di arrivare ai diversi cantieri che verranno realizzati all’interno delle quattro aree d’intervento individuate in città, a Capocolonna ed in zona ex fabbriche, ci sarà da portare avanti la prima e necessaria fase pre archeologica, che richiederà azioni ed interventi sul posto, e di conseguenza, lavoro per professionisti del settore e manovalanza.

Tutto ciò, potrebbe anche voler dire che in corso d’opera, procedendo con le ricerche ed i rilievi del caso, alcuni interventi potrebbero essere riprogrammati, con conseguente dirottamento dei fondi previsti, per altri usi ed in altre direzioni.

Tutti propedeutici al progetto madre, e al generale potenziamento di Crotone, quale città che guarda al suo futuro, attraverso la reale e concreta valorizzazione del patrimonio archeologico, culturale e della sua gloriosa storia.