Riceviamo e pubblichiamo
Mi sono deliziato a leggere dalla stampa locale, e da alcuni post su facebook, della discussione tenuta dal gruppo di minoranza del Consiglio Comunale di Rocca di Neto, nella sala consiliare, durante l’assemblea pubblica di domenica
scorsa su temi amministrativi. Con piacere ho appreso della presenza di Flora Sculco, consigliere regionale, eletta nel centro sinistra ma ancora oggi indecisa su quale parte politica scegliere (si capirà di certo poco prima delle prossime
elezioni regionali). Con rammarico, ma non con sorpresa, evidenzio che i temi trattati sono stati come al solito fuorvianti, assai opinabili e facilmente smentibili, ma per i quali ovviamente non basta, e non sarebbe corretto, un semplice
comunicato stampa. Come già ho avuto modo di esprimere la settimana scorsa, è doveroso l’apertura della stagione del confronto e del rendiconto vero.
Sembra che tra i temi principali della discussione siano stati trattati addirittura la funzionalità di un impianto semaforico
su Viale Aldo Moro e la scelta del comune di aderire al consorzio pubblico per la gestione del servizio idrico integrato (CONGESI).
Colgo l’occasione per salutare il vice sindaco e l’assessore di Crotone, Benedetto Proto e Sabrina Gentile, non ero stato avvisato della loro presenza, come neanche di quella di Sculco, altrimenti non avrei mancato di rivolgere loro i doverosi saluti istituzionali. Ma comunque, tant’è! Considerata la presenza mi sarei sicuramente aspettato un intervento, da parte di loro stessi, che spiegasse il funzionamento e la finalità del consorzio dei comuni per il servizio
idrico, non fosse altro perché il comune di Crotone è il socio di maggioranza. Mi auguro comunque che gli oratori siano
stati in grado di saper illuminare gli ospiti, anche lontano dai microfoni, sull’andamento del nostro Comune, dai servizi al sistema depurativo, dai servizi scolastici ai circa 9 milioni di euro di finanziamenti ottenuti in soli 3 anni, grazie ad un
lavoro di squadra costante e programmato da parte di tutta l’Amministrazione, che ha saputo interloquire con gli enti
sovracomunali ed i suoi rappresentanti, a partire dalla Regione Calabria e dal suo presidente Oliverio, sempre attento e
presente in questo nostro lavoro ed al fianco del territorio di Rocca di Neto e della provincia di Crotone, a differenza della consigliera Sculco, la quale non si è mai spesa o interessata alle vicende che hanno riguardato il nostro territorio e la
provincia in genere. Perché, e mi ripeto, oggi Rocca di Neto finalmente è un Paese normale! E ce ne faremo una ragione se Flora Sculco inneggia a qualcosa in più della normalità. Forse non ha recepito, o ha fatto finta di non recepire, che la
normalità per noi è stato riuscire a fornire ad un’intera comunità una platea di servizi efficaci, efficienti, funzionali ed equi per la qualità della vita di tutti, non solo di una parte.
La invito, invece, ad occuparsi di più, e meglio, del suo ruolo
istituzionale. A distanza di 4 anni dalla sua elezione in Consiglio Regionale, non abbiamo colto l’utilità del suo ruolo. Per anni ha manifestato contro la maggioranza che la ha eletta, ultimamente sembra aver adottato l’atteggiamento riportato in
una famosa barzelletta recitata magnificamente da Proietti, riguardava un avvocato ed un suo cliente….”qui VINCIAMO,
qui PERDI” (ovviamente tradotta dal dialetto per opportunità). La invito anche ad occuparsi meglio del suo ruolo amministrativo, visto che da 2 anni e mezzo amministra, politicamente, in solitudine la sua città. Questa preoccupazione
trova conferma in modo emblematico dal dato riportato qualche giorno fa dall’Arpacal sulle percentuali della raccolta differenziata nella nostra Regione. La nostra provincia è ultima nonostante sia stata quella che è cresciuta di più.
Crescita tutta da attribuire al territorio della provincia mentre la città capoluogo arranca intorno al 7% condizionando
negativamente il dato dell’intero territorio. Ecco, spero che dalla discussione di domenica tutti i rappresentanti politici di
Crotone presemti siano tornati a casa con le idee più chiare.
E, invece di giudicare e analizzare l’attività amministrativa
altrui, oltre ai soliti comunicati in politichese, intendano finalmente intraprendere un’azione amministrativa che sappia
finalmente avviare la città di Crotone verso una sua “normalità” sia da un punto di vista amministrativo che dei servizi.
I suoi cittadini e le sue bellezze lo meritano tanto!
Il Sindaco
Tommaso Blandino