Ne siamo sempre più convinti e consapevoli.
A Crotone purtroppo, per svariate ragioni, culturali, sociali e anche tecniche, l’incuria, la fatiscenza di alcuni posti e l’inciviltà diffusa, ormai non fanno più notizia.
Ma si trasformano in “cartoline” orrende ed improbabili.
E la cosa non è grave, ma gravissima.
Si chiama assuefazione, passiva accettazione di una situazione di quasi degrado che tutti o quasi, accettiamo senza batter ciglio.
Ci meravigliamo, ci lamentiamo, manifestiamo rabbia e grande disappunto, ma solo virtuali, e quasi mai purtroppo, seguiti da idee ed azioni concrete.
Se invece il positivo esempio di alcuni cittadini, attivi e molto coscienziosi, che invece di lamentarsi perennemente hanno deciso di contribuire a rendere più vivibile e pulita questa nostra città, trovasse un seguito serio e continuo, allora si che potremmo finalmente dire di aver voltato pagina.
Mentalmente e culturalmente.
Solo allora, semmai, potremo puntare il dito su questa o quella amministrazione, nel caso di verificata inefficienza di un servizio regolarmente pagato dai cittadini, e che ci da il sacrosanto diritto di poter vivere una città più bella, più pulita e ordinata.
Quale potrebbe essere Crotone.
Ma non lo è.
Stiamo ancora giocando alla caccia al tesoro, quando invece la nostra ricchezza è lì, davanti ai nostri occhi, ma non riusciamo ancora a vederla…