Al Prefetto di Crotone Egregia Dottoressa, nell’augurarle buon lavoro e offrirle la collaborazione della nostra organizzazione sindacale ad affrontare con spirito di squadra le questioni del nostro territorio, le sottopongo una delle tante emergenze che rischia, se ulteriormente trascurata, di diventare una bomba sociale. Mi riferisco agli oltre 1.300 lavoratori dell’Abramo Customer Care di Crotone, più di 4.00 occupati tra Calabria – Lazio e Sicilia, un pezzo di economia che se crollasse spingerebbe nel burrone molte attività produttive che, già con molta fatica, provano a difendersi dall’emergenza covid.
Il gruppo Abramo che opera da circa 23 anni nel crotonese, rappresenta tuttora una delle aziende leader del settore delle telecomunicazioni ma il suo Presidente, sembra essersi improvvisamente dimenticato dei propri dipendenti, quelli che fino a qualche tempo fa considerava figli, gli stessi che con esemplare dedizione hanno fatto crescere questa preziosa realtà produttiva. Nonostante ciò, migliaia di lavoratori, tutt’altro che motivati, continuano ad operare con grande senso di responsabilità ed efficienza, in un clima di incertezza e disorganizzazione, ulteriormente mortificati da un concordato preventivo presentato dal giorno alla notte, quando fino a qualche mese pima si parlava di piano degli investimenti. Parallelamente al concordato sembra si stia consumando una trattativa per la vendita della società e nonostante quest’ultima ipotesi possa rappresentare un’opportunità di rilancio, tutti i processi in atto continuano ad essere poco chiari e mai condivisi. Il Governo ha già toppato sulla vicenda del servizio (060606) di Roma Capitale, non riuscendo a garantire l’applicazione della clausola sociale ad oltre 140 lavoratori ed oggi continua ad ignorare l’allarme sociale più volte lanciato dalle Organizzazioni Sindacali sulla questione Abramo. Per tali ragioni, sulle quali resto a disposizione per qualunque chiarimento, le chiedo di convocare il presidente della società Abramo, alla presenza delle parti sociali e delle istituzioni, al fine di garantire la giusta trasparenza, e quindi legalità, in ogni processo in atto per far sì di scongiurare soluzioni preconfezionate che non tengano conto del capitale umano, la vera risorsa dell’azienda. I lavoratori di Abramo sono una risorsa di tutti e la loro tutela è un interesse della nostra intera economia. Sicuro di un suo pronto interessamento, le porgo i più cordiali saluti. Crotone, 15 gennaio 2021 Fabio Tomaino Seg. Gen. UIL – Crotone
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