Preoccupa in tutta Italia ed anche in Calabria, l’aumento precoce ed inatteso dei casi di bronchiolite, patologia causata da virus respiratorio sinciziale su neonati e bimbi fino a 2 anni di età.

Massimo Bisceglia, responsabile della Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Crotone, unità afferente alla SOC di Neonatalogia-TIN diretta dal dott A.Belcastro, definisce l’attuale situazione «complicata e inaspettata, perché in genere l’epidemia di bronchiolite si manifesta più avanti e in proporzioni minori. Non è neanche partita la campagna di profilassi per la vaccinazione, che di solito inizia ai primi di novembre e riguarda solo una determinata categoria di bambini maggiormente a rischio, come i prematuri. In questo caso invece stiamo riscontrando casi di bronchiolite anche in bimbi più grandi. Al momento a Crotone, nel nostro ospedale abbiamo un neonato di 20 giorni ricoverato a causa di questa patologia».
La bronchiolite, lo ricordiamo, è una malattia che colpisce i bimbi più piccoli, soprattutto quelli di pochi mesi, e di solito è causata da alcuni virus molto diffusi e poco pericolosi per i grandi. Spesso i genitori o i fratellini infatti, hanno solo il raffreddore. I sintomi della bronchiolite sono: tosse, febbre e difficoltà a respirare.
- Come si cura?
Non ci sono cure specifiche per la bronchiolite! Per aiutare il vostro bambino a respirare meglio vi consigliamo di:
– lavare il naso con la soluzione ipertonica;
– eseguire degli aereosol con la soluzione ipertonica;
– offrire pasti più piccoli del solito ma più frequenti.
- Quando il bambino deve essere ricoverato?
Quando ha difficoltà a respirare e quando non riesce a mangiare a sufficienza. Il ricovero in ospedale può servire a somministrare ossigeno e/o liquidi con una flebo o un sondino. Queste terapie sono dette “di supporto” perché non ci sono cure specifiche per la bronchiolite! - Cosa dovete controllare a casa?
La cosa più importante è controllare come il bambino respira: osservate se respira in modo molto veloce e se sono presenti dei “rientramenti” sotto il torace. Il pediatra durante la visita vi spiegherà come fare. Osservate anche il comportamento del vostro bimbo: è normale che sia meno vivace del solito, ma in caso di dubbio contattate il pediatra. Cercate di capire quanto mangia il vostro bambino. Se il bambino è allattato al seno può essere utile controllare il peso al mattino per verificare che non cali. A volte può servire tirare il latte della mamma e proporlo con il biberon per affaticare meno il bambino durante il pasto. - Come si contrae il virus della bronchiolite?
Il virus che causa più frequentemente la bronchiolite si chiama virus respiratorio sinciziale. Questo virus si diffonde facilmente da persona a persona. Quando una persona affetta dal virus tossisce o starnutisce rilascia in aria delle minuscole particelle che contengono il virus. Se queste particelle vengono respirate o si depositano sulla bocca o sugli occhi si può essere contagiati. La stessa cosa accade se si toccano oggetti sui quali si sono deposte queste particelle e poi ci si tocca la bocca o il naso o gli occhi. - Come potete evitare che il vostro bambino prenda la bronchiolite?
– Lavatevi le mani prima di toccare o prendere in braccio il bambino e chiedete agli altri di fare lo stesso.
– Non toccatevi gli occhi, la bocca o il naso mentre accudite il bambino.
– Chiedete a chi starnutisce o ha la tosse di non avvicinarsi al bambino, di mettersi le mani davanti alla bocca e di lavarsi frequentemente le mani.
– Pulite le superfici potenzialmente contaminate (seggiolone, giocattoli, maniglie delle porte).
– Non esponete il vostro bambino al fumo passivo.
