Gli abitanti di Parma quest’anno possono dire di vivere nella provincia migliore d’Italia per qualità della vita. Lo rileva infatti l’annuale Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia 2021 di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla XXIII edizione.

Non vale lo stesso per gli abitanti di Crotone, che da penultima provincia in classifica nel 2020, scivola tristemente all’ultimo posto. Parma invece è riuscita a conquistare la vetta, contesa per anni tra Pordenone e Trento, ora rispettivamente nona e seconda, risalendo dalla 39esima posizione. 

Quest’anno la qualità della vita è risultata buona o accettabile in 63 province italiane su 107. Le etichette sono quattro: buona, accettabile, scarsa e insufficiente. Se si guarda alla popolazione questo significa che 22 milioni 255 mila residenti (pari al 37,4% della popolazione italiana) vivono in territori con una qualità della vita scarsa o insufficiente, contro i 25 milioni 649 mila residenti della passata edizione, pari al 42,5% della popolazione. 

Oltre a Parma infatti ci sono anche altre province che hanno scalato di molto la classifica rispetto allo scorso anno. Bolzano sale dall’ottava alla terza posizione, Bologna era 27esima e adesso è quarta, e Milano guadagna quaranta posizioni (dalla 45esima alla quinta), così come Trieste che si posiziona al settimo posto dal 40esimo. Infine il salto di Firenze dalla 31esima posizione alla sesta. Roma, nel gruppo di province con qualità di vita accettabile, dal 50esimo posto va al 54esimo e Torino dal 64esimo sale al 19esimo. Meno sorprese invece in fondo: sopra Crotone ci sono Napoli (era al 103esimo posto), Foggia, che risale due posizioni dall’ultima, e Siracusa, stabile. A perdere maggior quota è Taranto (da 94esima a 103esima).

Bolzano e Bologna aprono la classifica della dimensione affari e lavoro, risultato che conferma quelli delle edizioni precedenti. A seguire Fermo, Trento e Cuneo, che si mantengono ai piazzamenti degli ultimi anni. Nelle prime posizioni ci sono molte province del Nord Est, 18, a testimonianza che quest’area è caratterizzata da andamenti più favorevoli di quella del Nord Ovest. Le regioni dell’Emilia Romagna e della Toscana confermano la loro presenza in testa, mentre a chiudere la classifica, come nelle due passate edizioni, c’è ancora Crotone.

Per quanto riguarda la salute la prima provincia è Isernia mentre l’ultima è Trento. Trieste si classifica in prima posizione per istruzione e formazione, seguita da altre tre province del nord est, Bologna, Trento e poi Milano. Ultima di nuovo Crotone. Siena si conferma al primo posto nella classifica del tempo libero e del turismo. Infine, la dimensione del reddito e della ricchezza ha ora dei nuovi indicatori, tra cui il reddito medio annuale pro capite e l’importo medio annuale dei trattamenti pensionistici, la variazione dei prezzi al consumo e i valori immobiliari. Milano è al primo posto.