Riceviamo e pubblichiamo

A pochi giorni dal voto, sento di voler condividere una riflessione su questa mia prima campagna elettorale, ormai al termine. E’ stata breve, intensa, troppo poco sentita, a parere di chi scrive, per il momento estremamente difficile che viviamo.
Dobbiamo fare i conti con il caro bollette che imperversa destabilizzando imprese e famiglie, la sanità in ginocchio, il turismo che non decolla in una Regione che pure non ha eguali per storia, bellezze naturali e creatività. Un territorio bellissimo che ho ripercorso con immenso piacere, in questi giorni, riscoprendone le tradizioni, come quella “pancali” a Tiriolo, i concerti emozionati come quelli di Roccabernarda “Città della musica”, la vivacità intellettuale come a Cosenza in cui ho avuto il piacere di parlare con i giovani universitari che lavorano per costruire il proprio futuro.

E potrei continuare. E non me ne vogliano tutti gli altri incantevoli luoghi che animano il nostro territorio che non ho avuto modo di citare qui o raggiungere in queste concitate giornate.
Ma ci sarà modo di farlo dopo il 25 settembre. Per chi rappresenta il Terzo Polo, l’Italia sul serio, questa data, infatti, non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per cominciare a ricostruire questa Regione. Il metodo che intendiamo portare avanti è quello della pragmaticità e dell’efficacia, del lavoro di studio ed approfondimento dei problemi e dei territori per elaborare proposte concrete e realizzabili. Al centro del nostro impegno, come più volte ribadito, ci saranno la Sanità, la Scuola e la Sicurezza, perché il diritto alla salute va tutelato in ogni modo possibile, perché lo sviluppo di un territorio non può che partire dall’educazione e dalla cultura – primo argine alla violenza – e dalla certezza per i cittadini e le imprese di potersi muovere ed operare in un clima di serenità e piena legalità. Ma ci saranno anche il sostegno alle imprese, all’agricoltura ed alla pesca, l’impegno per favorire lo sviluppo dei servizi.

Il Terzo Polo intende fare quanto possibile per fare accadere tutto questo, affrontando con concretezza ogni sfida che si porrà davanti, studiando e approfondendo ogni problematica per dare risposte concrete ai cittadini ai quali chiediamo fiducia. Ma vi chiediamo innanzitutto di non rassegnarvi.
Convengo pienamente con molti cittadini con i quali mi sono confrontata, come la politica, in questi anni, abbia abbandonato il proprio alto fine di arte tesa a risolvere i problemi della comunità, impoverendosi di contenuti e di figure edificanti. Ecco perché è necessario che i professionisti, gli amministratori competenti, la gente seria e che lavora torni ad occuparsene e soprattutto torni a credere che ci può essere chi fa la differenza. Rassegnarsi o restare indifferenti non porta a nulla. Occorre continuare a lottare, con la determinazione che contraddistingue sempre noi fieri Calabresi e pretendere un nuovo modo di fare politica. E questo nuovo modo è oggi quello del Terzo Polo: per i suoi candidati seri e preparati, per il suo programma concreto, per i valori di liberal-democratici, popolari e progressisti che incarna, per la pragmaticità e la concretezza che lo contraddistinguono rispetto alle forze populiste di destra e di sinistra.
Il 25 luglio, alla caduta del Governo Draghi, ho fatto un appello contro l’astensionismo e sento la forte necessità di ripetere questo appello ora, a pochi giorni dal voto. Il 25 settembre andiamo a votare per fare una scelta consapevole, per non subire una scelta non condivisa. L’Italia ha bisogno di serietà e di chi possa far accadere le cose: il Terzo Polo. L’Italia sul serio.
Carla Capocasale