Diciamocelo, con onestà e senza nasconderci troppo. Quella appena conclusa è stata una delle peggiori campagne elettorali di sempre. Chi ha un’opinione diversa ci convinca del contrario. Grazie. Per quanto ci riguarda, fra deprimenti “riesumazioni” politiche, vecchie commedie da avanspettacolo, noiose lezioni da professoroni presuntuosi, e abili manipolatori di passive folle, la nostra sensazione è che, almeno in questa fase pre voto, non c’è stato nessun vincitore parziale.


Le urne poi diranno, certo, ma per quanto visto, sentito e percepito, non dovrebbero consegnare agli italiani un Governo stabile ed affidabile. E come è già accaduto, sin dai tempi dei Senatori romani, si proverà ad andare avanti il più a lungo possibile, stringendo mani solo sino a pochi giorni fa “viscide”, che culmineranno in matrimoni politici improbabili e contro natura. Pelle d’oca. Ma ci diranno che l’Italia e gli italiani vengono prima di tutto, e allora tutto tornerà come sino a qualche mese fa, come se nulla fosse accaduto. E, riempite le poltrone di Camera e Senato, la campagna elettorale sarà solo un ricordo. Piacevole per alcuni, un po’ meno per altri. Dipenderà come sempre dai numeri che, almeno loro, non mentono mai.
E già nella nottata di domenica, ci forniranno le risposte che aspettiamo. Soprattutto quelle legate al tanto temuto (non da tutti), astensionismo, che potrebbe di fatto cambiare le carte in tavola. Non parliamo di uno stravolgimento totale dello scenario politico post voto, ma sicuramente di un sicuro fattore che provocherebbe incertezza ed instabilità. Intanto oggi, a poche ore dal voto, si tenterà di raggiungere “silenziosamente” gli indecisi. Quelli che non hanno ancora scelto che direzione prendere: sinistra o destra. Ah già, quasi dimenticavamo, si può sempre decidere di restare al centro e proseguire dritti. Per svoltare eventualmente, c’è sempre tempo e modo.
P.S. Si è parlato tanto anche di amicizia, vedi Putin, Orban ed affini. Senza però passare da Facebook…È più che evidente che qualcosa sta cambiando.
Francesco Biafora