Pranzo standard mensa scolastica per bambini delle scuole elementari e medie crotonesi:

1 primo piatto
1 secondo
1 contorno
1 acqua da mezzo litro
1 panino
1 frutto

Il tutto per la modesta somma di 4,30 euro. Tanto ha infatti offerto il Comune di Crotone alle aziende di ristorazione che avrebbero dovuto e voluto partecipare al bando per il servizio di mensa scolastica. Gara poi andata deserta. Diciamo anche inevitabilmente. Come si può pretendere un pasto sano e di qualità a quel costo quasi irrisorio? Impossibile.

Bisogna infatti specificare che alla materia prima (cibo), bisogna poi aggiungere la somministrazione dei pasti da parte delle ragazze da servire ai bambini che non sono in grado di farlo. Si chiama scodellamento.
Le stesse devono poi pulire e buttare il sacchetto della spazzatura.
L’azienda somministratrice si deve inoltre dotare di più mezzi di trasporto, sostenere le spese di gasolio e provvedere alla manutenzione dei mezzi.


Da non sottovalutare affatto gli aumenti della materia prima, pari al 30%, il costo dell’energia alle stelle, il costo del personale e relativi contributi. Ciò sta a significare che un pasto che possa ritenersi tale, dovrebbe avere un costo di almeno 5.20 euro. Fine della triste storia, e arcano svelato. Quello che fa specie, soprattutto perché si parla di bambini, è l’ostinata corsa all’economia a tutti i costi, anche quando non si dovrebbe e potrebbe. Cosa avrebbero dovuto fare le aziende che hanno rinunciato alla gara, preparare i pasti con merce scaduta?

Un buon panino con prosciutto crudo e mozzarella costa 4- 5 euro. Non si discute e nessuno batte ciglio. Neanche gli amministratori comunali immaginiamo. Non è questo il modo giusto per dare lavoro alle aziende, né di tutelare i bambini in primis e le famiglie dopo.