Basta crederci. Ci credono e lo desiderano fortemente, più di ogni altra cosa. È quasi indispensabile. Un rito popolare dal cerimoniale semplice e puntuale che, ancestralmente, una volta al mese attira a sé migliaia di persone. Una sorta di terapeutico “miracolo” sociale che si rinnova il primo giovedì di ogni mese. E guai se così non fosse. È successo anche oggi, immancabilmente. Fiumi di persone si sono mosse compatte e fiere verso un’unica direzione: viale Regina Margherita, destinazione mercatino. Poco importa se poi trovi o non trovi qualcosa da comprare, quello che cercavi, una buona occasione, l’importante è esserci. Cascasse il mondo.


I problemi possono anche attendere, per chi campa alla giornata, sono altre le “priorità”, evidentemente. Sta bene a tutti, e stanno tutti bene. Origini e cultura, dalle quali non si sfugge. Panem et circences: pane e giochi. Dall’antica Roma ai giorni nostri molto poco è cambiato, anche e soprattutto a Crotone. Del resto, cos’è che il popolo desidera di più? Facile, pane e giochi. Come quando vai a vedere una partita di calcio, tanto per intenderci…A proposito, domenica prossima c’è il derby col Catanzaro. Da qualche giorno a Crotone, mercatino a parte, non si parla d’altro. Da queste parti la rivalità calcistica regionale è una roba molto seria. I sindaci Voce e Fiorita si sono già espressi pubblicamente in merito. La differenziata cosa? Intanto, nelle stanze dei bottoni, centro città e periferia industriale, ride sotto i baffi anche chi non ce li ha.



