Riceviamo e pubblichiamo




A Crotone inserimento lavorativo concreto per persone con disabilità.
“Le persone con disabilità hanno necessità di ricevere sostegni adeguati, sin dalle prime tappe e per tutto il corso della propria vita, per poter esprimere appieno le proprie potenzialità, per potersi vedere garantito il diritto ad essere parte di quell’investimento della società che prevede opportunità di crescita e inclusione sociale.
Nell’articolo 27, dedicato al lavoro ed occupazione, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dall’Italia con L. 18/2009) riconosce il diritto delle persone con disabilità al lavoro, includendo in ciò l’opportunità di mantenersi attraverso la propria attività lavorativa e la libertà di scelta all’interno di un ambiente lavorativo inclusivo ed accessibile.
Il 6 Dicembre 2022 nella nostra città si è svolta la giornata dedicata all’inclusione lavorativa con i ragazzi dell’associazione “Gli altri siamo noi”, promossa dalla III Commissione Consiliare Politiche Sociali.
Questa giornata è stata finalizzata e indirizzata verso un percorso di inserimento lavorativo concreto.L’art. 3 della Legge n. 68/1999 prevede che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori con disabilità secondo la seguente articolazione:
Fino a 14 dipendenti 0 unità
Da 15 a 35 dipendenti 1 unità
Da 36 a 50 dipendenti 2 unità
Da 51 dipendenti in su 7 % dell’organico.
Dal principio di non discriminazione sancito dal trattato di Amsterdam (art. 13) può e deve derivare una politica attenta a valorizzare, nel concreto, la disabilità come risorsa umana, morale, sociale, economica e culturale.
La domanda che ora ci poniamo è “perchè nella nostra società ancora non siamo entrati in questo meccanismo basilare?”. Giornate come quella vissuta il 6 Dicembre scorso devono essere solo un trampolino di lancio verso un percorso lungo e duraturo e che diventi ordinaria amministrazione.
L’unica disabilità nella vita è il cattivo atteggiamento, che è quello che ci impedisce di guardare con occhi lungimiranti e vedere una risorsa in queste persone.
Gli anni sono passati e le cose sono molto migliorate per quanto riguarda il tenore di vita generale e di conseguenza anche e sopratutto di quello delle persone con disabilità. Un bambino diversamente abile ora ha l’opportunità, la consapevolezza e la proiezione verso il futuro che gli permette di includersi positivamente e lavorativamente nella società, nobilitando le sue azioni e diventando una risorsa.
E’ nostro dovere quindi indirizzarlo e dargli tutti gli strumenti per accompagnarlo in questo passaggio da bambino con abilità diverse a ragazzo e uomo utile e necessario nella rete lavorativa.
Nel mio mondo non esiste il principio di esclusione. Di ogni persona che incontro mi tengo almeno un battito. Anche il più triste. Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è.
E’ questo che, secondo il mio umile parere, dà inizio a quel straordinario meccanismo di inclusione che porta al miglioramento della nostra società, è questo di cui abbiamo bisogno per migliorarci e migliorare”.
Antonella Passalacqua
Presidente III Commissione Consiliare Politiche Sociali