

Le dirette testimonianze che arrivano dalla spiaggia di Steccato di Cutro, doloroso, tristissimo ed improvvisato teatro di una immane tragedia del mate, l’ennesima, sono a dir poco agghiaccianti. Maledettamente vere e quasi incommentabili. Chi è li, a svolgere il proprio lavoro, in una maledetta domenica di fine febbraio, parla di ecatombe. Cadaveri dappertutto, fra i quali anche quelli di donne e bambini. Ci dicono, “un collega, un autista del 118 si è buttato in acqua per tirare fuori una neonata, hanno fatto di tutto per rianimalrla ma non c’è stato nulla da fare”. Terrificante ed inverosimile. I commenti di chi è sul posto si assomigliano tutti: increduli, abbozzati, spezzati. Ad un certo punto, hanno dovuto spostare il corpicino inerme della neonata, coperta da un lenzuolino, perché le barelle non bastavano più…Intanto, la barca di legno, improbabile come il viaggio della speranza finito in tragedia, giunge a riva, pezzo dopo pezzo.
(foto copertina Bella Crotone)