Riceviamo e pubblichiamo






LETTERA APERTA SUI DIRITI UMANI
Al Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel
Alla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola
Alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen
Al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella
Alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni
LORO SEDI
Le morti nel naufragio sono una sconfitta per l’umanità.
Preg.me Autorità,
come Autorità di garanzia e di vigilanza per le persone sottoposte a restrizioni della libertà personale, e più in generale, come Istituzione amministrativa indipendente, in tema di diritti umani e libertà fondamentali, sento il dovere di condividere le preoccupazioni del Sindaco di Crotone Vincenzo Voce, espresse nella lettera aperta alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
E’ struggente pensare che proprio alla vigilia dell’8 marzo la 71 esima vittima ritrovata dai soccorritori sia una bambina di tre anni.
E’ fondamentale evidenziare che, in ogni decisione istituzionale e non, il cuore, l’umanità devono prevalere sempre sui tecnicismi e sui formalismi: il salvataggio delle vite umane – a qualsiasi costo – deve essere la ratio dell’agire di tutte le istituzioni comunitarie, nazionali, sovra-nazionali.
Tutti attendiamo di conoscere quali siano stati i motivi e le responsabilità che hanno portato bambini, donne e uomini a morire nel nostro mare.
Una terra la Calabria – Cutro, Crotone – che in questi giorni sta dimostrando al Paese e a quell’Unione europea spesso avvertita come lontana, un grande cuore, una grande dignità e generosità nel silenzio e nel lavoro attento a soccorrere vite umane.
C’ è una grande attesa per gli esiti giudiziari che faranno luce – doverosamente e senza lasciare zone d’ombra – sulle ricostruzioni dei fatti di questa incredibile, inaccettabile tragedia umana!
Sconvolge apprendere dalle testimonianze di chi -con coraggio – ha salvato i naufraghi, colpisce il loro doloro incessante, dolore di tutti noi, di chi ha trovato i corpi dei più piccoli: vite interrotte senza essere ancora vissute.
Appaiono evidenti tante emergenze ed urgenze: da un lato occorre ripensare alla strategia di difesa dei confini comunitari, modificata a partire dal 20218, nell’ambito di vari interventi governativi, sulle attività di search and rescue (SAR), dall’altra è doveroso che ogni Paese membro dell’UE si assuma le proprie responsabilità e si avvii finalmente una efficiente politica migratoria comunitaria che privilegi la tutela della vita umana. L’Italia non può e non deve essere lasciata sola in questa sfida che riguarda tutti i Paesi membri dell’UE.
Non è ora di concentrarsi oltremodo – esclusivamente – sui tecnicismi dell’agire, sui vincoli di pareggio in bilancio, ma urge ora più che mai affrontare il problema dei diritti umani e l’ elaborazione di efficaci ed efficienti strategie in tal senso da parte dell’Unione.
Lo scopo delle norme e dei regolamenti è infatti quello di migliorare la qualità della vita e di far vivere umanamente: se non si riesce in questo è tutto inutile!
Occorre un’attenzione particolare per tutti i territori geograficamente esposti all’accoglienza dei migranti, non possiamo essere lasciati soli.
E’ importante che a Cutro si tenga un Consiglio dei Ministri, che dovrà rappresentare l’avvio di una fase nuova, attenta al nostro territorio ed alle esigenze umanitarie.
E’ stata di grande importanza, nell’immediatezza dell’accaduto, la presenza del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ci ha portato la vicinanza dell’intero Paese.
La domanda che si fa insistentemente strada in questi giorni tristi è se queste vite interrotte potevano essere salvate! Un solo obiettivo deve imporsi in queste ore: le morti non siano avvenute in vano!
Crotone, 7 marzo 2023
Federico Ferraro
Garante comunale diritti dei detenuti