VI RENDIAMO CONTO DI UN INCONTRO POLITICO CHE A CROTONE, DI QUESTI TEMPI, ED IN PREVISIONI DELLE ORMAI PROSSIME SCADENZE ELETTORALI, NON PASSA DI CERTO INOSSERVATO.

“L’amico e avvocato Gaetano Grillo è per noi a Crotone quello che Romano Prodi è a Bologna… ” Si sarebbero salutati così, tutti i partecipanti alla riunione politica che si è consumata qualche giorno fa nello studio del noto legale crotonese. Non un semplice ed anonimo incontro tra amici dell’area del centrosinistra, improvvisamente caduto come una stella di San Lorenzo sulla stanca e piatta politica locale, ma qualcosa di più. Molto di più di un banale scambio di opinioni sullo stato agonizzante del centro sinistra crotonese, condizionato da probabili accordi con l’attuale sindaco di Crotone. Sull’incontro infatti, è calato uno strettissimo riserbo da parte dei vari partecipanti, tuttavia, siamo riusciti ad intercettare qualche importante ed indicativo dettaglio sulla interessante serata.

Una sorta di ‘curioso’ summit, cosi come è stato chiosato da un partecipante, tra alcuni ‘padri nobili’ della sinistra ex comunista ed ex popolare, avvenuto sullo sfondo di un quadro sempre più frantumato e confuso dal trasversalismo politico del sindaco Voce e della sua abborracciata compagnia, per quanto si è detto, sedotta ed inebriata dal “ricco” profumo di gas metano, e da succulenti vitalizi manageriali di color rosa. 

Un ‘simposio’ tutt’altro che accademico dunque, non fosse altro per gli autorevoli nomi dei convenuti: da Gaetano Grillo del Pd, a Vito Barresi di Coalizione Civica (entrambi ora accomunati, l’uno da interno al Pd l’altro da esterno, dal sostegno alla mozione ‘Schlein’), da Giorgio De Santis a Peppino Cosentino, da Antonio Bevilacqua a Roberto Salerno, da Eliseo Scerbo ad Antonio Truglio, tutti animati dal medesimo obiettivo, quello di avviare un percorso alternativo all’attuale e per molti, “movimentato”, troppo colorato e discutibile andazzo politico.

I partecipanti alla “reunion”, avrebbero detto di una minoranza in Consiglio comunale ormai priva di una maggioranza politica chiara e certa, che rischia di essere condizionata da un certo populismo che sfrutta e strumentalizza qualche “ultimo orfano” di un quadro locale già deturpato dalla vecchia politica. Il banco di prova sarebbe quello delle imminenti elezioni provinciali dove, secondo quando si apprende, si voterebbe su un impianto elettorale completamente rinnovato, sintetizzato in soli tre collegi provinciali che farebbero capo l’uno al capoluogo provinciale di Crotone, l’altro alla sub circoscrizione di Cutro-Isola Capo Rizzuto e infine a quella di Cirò Marina, per eleggere non più 28, ma 19 consiglieri provinciali più il Presidente.