Riceviamo e pubblichiamo

Giornata storica ieri per la comunità di Petilia Policastro che diventa Città della Santa Spina nel giorno della celebrazione del suo cinquecentenario dall’arrivo della reliquia della Santa Spina nel santuario di Petilia Policastro oggi custodito dalla Famiglia Mariana Le Cinque Pietre.
La Sacra Spina è una reliquia, conservata e venerata nel santuario della Sacra Spina di Petilia Policastro, in Calabria, che la tradizione vuole sia appartenuta alla corona di spine di Gesù.
La Sacra Spina fu donata nel 1498 da Giovanna di Valois, regina di Francia e moglie di Luigi XII, al suo confessore personale, padre Dionisio Sacco. Quest’ultimo decise di portarla al suo monastero di origine, quello francescano di Petilia Policastro. Tuttavia, padre Sacco non riuscì a consegnare la reliquia al monastero, dove arrivò nel 1523 grazie al padre Ludovico Albo, e fu collocata in un ostensorio della chiesa conosciuta al tempo col nome di Santa Maria dei Frati.
Oggi la Famiglia Mariana Le Cinque Terre ha introdotto, grazie anche all’ausilio dell’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Simone Saporito, un nuovo modo di concepire il Convento/Santuario della Santa Spina divenuto patrimonio non solo della provincia di Crotone, ma dell’intera Calabria, ove è possibile oggi procedere all’adesione ad un percorso spirituale nella cornice anche del Chiostro e delle opere sacre ivi presenti, che richiederebbero importanti interventi e attenzione da parte sia della Soprintendenza che della Regione, per evitare che un patrimonio culturale e di interesse archeologico e storico possa patire ulteriori danni (le condizioni attuali della Chiesa seicentesca non consente l’installazione di importanti tele già restaurate).
Dispiace che a questo momento storico di adozione della delibera di Città della Santa Spina da parte del Consiglio comunale petilino, non hanno partecipato i componenti della minoranza in Consiglio (Antonella Ierardi, Carmine Mangano, Giovambattista Scordamaglia e Marinella Cistaro).
In occasione del cinquecentenario celebrato a Petilia ho voluto ribadire l’importanza di creare una rete tra i diversi territori, valorizzando il turismo religioso e delle radici, creare condizioni di attrazione per i turisti stranieri e internazionalizzare i nostri prodotti locali. Solo così possiamo rilanciare l’economia del territorio, incentivando anche nuovi brand, marketing e merchandising delle nostre risorse storico, culturali, naturali e patrimoniali.
Oggi Petilia Policastro è una città diventata un modello da imitare, poiché in grado di creare una nuova immagine della Calabria.
Antonello Talerico – Consigliere regionale