Riceviamo e pubblichiamo


LA CONTRO REPLICA DI ELISABETTA BARBUTO ALLA PRECEDENTE REPLICA DEL SINDACO DI CROTONE VOCE. (in basso)
“La risposta del primo cittadino di Crotone alla mia nota dei giorni scorsi sul tema della bonifica merita, inevitabilmente, che le si dedichino alcune considerazioni.
La prima attiene allo stile. Ma lì c’è ben poco da fare. O lo possiedi oppure no. Ed è la seconda volta per quanto mi riguarda ( la prima fu in occasione delle mie contestazioni all’utilizzo dei fondi per gli alluvionati del 2020 ) che abbiamo modo di apprezzare le risposte scomposte, aggressive ed offensive che vengono fornite ogni qual volta qualcuno “osa“ contraddire l’ipse dixit dell’attuale amministrazione comunale di Crotone.
La seconda attiene alla presunta campagna elettorale che io avrei avviato con il mio scritto. A me sembra che in campagna elettorale ci sia, e perennemente, il nostro primo cittadino, forse conscio del calo del consenso che lo portò al Comune di Crotone appena tre anni orsono. In realtà io non ho fatto altro che la mia parte di cittadina “attiva”, quel ruolo tanto apprezzato ( a parole ) dall’Amministrazione Comunale al punto da volerlo regolamentare come è possibile apprezzare dall’ordine del giorno dell’ultima seduta del Consiglio comunale. A meno che essere cittadini “attivi” per l’attuale governance crotonese non sia fare parte del popolo incondizionatamente plaudente ad ogni atto dell’amministrazione comunale.
La terza considerazione riguarda la memoria. E lì comincio seriamente a preoccuparmi per il mio interlocutore perché noto una tendenza all’amnesia abbastanza singolare. Sono, pertanto, costretta a ricordare che l’ipotesi della caduta della giunta Pugliese per lo “ zampino” dell’ENI non è certo una mia illazione ma, nero su bianco, è stata riportata da Il Crotonese nell’edizione del 9 dicembre 2022 in seguito ad una intervista rilasciata dal Sindaco. Io mi sono limitata a riportare le sue parole come riportate dalla stampa. D’altronde facilmente controllabile così come facilmente controllabile , grazie alla registrazione della seduta consiliare dei giorni scorsi, l’affermazione sulle scorie che dovevano rimanere sul sito dell’ ex area industriale in seguito all’adozione del POB 2 e che fanno a botte con tutte le dichiarazioni dello stesso primo cittadino. L’ultima del 23 giugno ultimo scorso sul Corriere della Calabria che testualmente titola: “ Eni insiste. Veleni dell’ex Pertusola da smaltire in Calabria. L’ira di Voce”.
Un’ira già sbollita, evidentemente, nonostante il caldo di questa afosa estate crotonese. E non vorrei essere costretta a ricordare su un altro fronte sempre molto aggressivo nei confronti della nostra città e del nostro mare che, sempre nell’afosa estate crotonese del 2021, il Comune di Crotone, nonostante fosse stato invitato dal Ministero come tutti i Comuni interessati, si dimenticò di presentare le osservazioni al PITESAI ( il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee), con ciò tacitamente dichiarando la città acquiescente nei confronti dei progetti di una altro aggressore del nostro mare. La Global Med. Tanto a Crotone tutto è possibile. Sarà l’estate il problema ?
Ciò detto confermo parola per parola quanto ho scritto nella mia nota e che vado ripetendo da anni in tutte le interrogazioni parlamentari che ho presentato ed in tutte le note che ho scritto sull’argomento senza che nessuno mai, Sindaco compreso, abbia ritenuto di dover controbattere in merito mentre oggi mi lascia alquanto perplessa la sua alzata di scudi perché ho chiaramente detto che comprendo il suo imbarazzo e come sia difficile arrampicarsi sugli specchi quando si va verso una soluzione decisa da tempo “ la’ dove si puote ciò che si vuole “ ….
Voglio, infine, rassicurare il nostro Sindaco. Ho imparato a leggere alle elementari e ho continuato, devo dire con discreto successo, anche in seguito. Ma negli anni, ahimè anche complice l’età, ho imparato a leggere anche quello che non è scritto o non si può scrivere. E Dio sa quanto vorrei sbagliarmi”.
Elisabetta Barbuto
Riceviamo e pubblichiamo
“Se c’è qualcuno che dovrebbe restare basito su quanto è successo nell’ultimo Consiglio Comunale, non dovrebbe essere certamente l’On. Barbuto, che con la sua nota inviata alla stampa evidenzia non solo di non conoscere i progetti di bonifica approvati, ma nemmeno la storia della famosa transazione tra il Comune di Crotone ed ENI (Ionica Gas).
Estrazione del gas e bonifiche sono cose diverse, gestite autonomamente da diverse società di ENI.
Dalla multinazione che si occupa della coltivazione degli idrocarburi (gas metano) abbiamo ottenuto un accordo di sviluppo per il nostro territorio di circa 17 milioni di euro, che nulla ha a che fare con il danno ambientale, o con le bonifiche.
L’On. Barbuto, così come aveva fatto il Consigliere Meo, riferendosi alle 400.000 TON di cadmio che non sarebbero stati rimossi, addossando al Sindaco le responsabilità, così come ho ampiamente spiegato durante l’Assise, confonde i suoli inquinati dell’area “ex impianti” che saranno trattati con il “soil mixing”, con i rifiuti delle due discariche a mare, che in base al POB FASE 2, dovrebbero invece essere portati fuori regione.
È il motivo per il quale Invito anche l’On. Barbuto a leggere i verbali delle CdS, per conoscere la storia delle bonifiche, inclusa quella recente sul POB o sulla discarica di Giammiglione, invece di fare considerazioni che hanno tutta l’aria di avvio di “campagna elettorale”.
Vorrei ricordare all’On. Barbuto che i suoli inquinati nell’aria “ex impianti” a cui fa riferimento, in base al POB FASE 2 approvato prima che io diventassi sindaco e quando lei era parlamentare, saranno messi in sicurezza, cioè tombati.
L’area industriale, grazie al POB approvato, difficilmente potrà essere riutilizzata.
Soprattutto vorrei ricordare all’On. Barbuto che il ministro dell’Ambiente che ha approvato il POB FASE 2 era il Gen. Sergio Costa del M5S e che quasi tutta la deputazione calabrese era del M5S.
Nelle CdS (2018) se l’On. Barbuto fosse stata più attenta, si sarebbe accorta che i tecnici di ISPRA avevano sollevato dubbi sul fatto che non si intervenisse su quei suoli all’interno di Pertusola.
Magari i crotonesi avrebbero preferito che la nota fosse inviata allora, ma al Ministro del M5S, per sollecitare un suo intervento diretto per modificare il POB.
Allora soltanto il sottoscritto si oppose presentando una serie di criticità, i cui documenti risultano agli atti, e per due volte oltre seicento cittadini si opposero ai progetti di bonifica approvati ricorrendo al TAR.
Pensare poi che l’ex Sindaco Pugliese sia caduto a causa di ENI e non per le vicende a tutti note è pura fantasia.
Ricordo che quando lei era parlamentare e ministro era il Gen. Sergio Costa, era il sottoscritto che inviava una pec al giorno per sollecitare la nomina del Commissario straordinario per la bonifica. Anche in quel caso avrebbe potuto lei inviare la nota al Ministro.
Comunque se l’On. Barbuto pensa di fare campagna elettorale in questo modo, la invito a documentarsi meglio, perchè è tutto agli atti.
Ad maiora”.
Il sindaco
Vincenzo Voce

