“Abbiamo iniziato progetti importantissimi per la città e ho il dovere di dare continuità a questa nostra azione amministrativa”.




In poche righe, ed attraverso chiare ed indicative parole, è questa la spiegazione di Vincenzo Voce in merito alla sua ricandidatura a sindaco della città di Crotone, a due anni dalle prossime amministrative. Elezioni per le quali il primo cittadino si presenterà con una o più liste nuove, sicuramente con dentro tanti giovani, e molto probabilmente “apartitiche”. Almeno in parte, e almeno nella prima fase. Amministrative che il sindaco, nonostante la concorrenza si stia già attrezzando, non sembra però temere, confidando tutto sulla maturità e sull’intelligenza dei suoi concittadini, così come accadde nel 2020. Ma anche sulle tante cose che ci sono da fare e da portare a termine negli ultimi due anni di legislatura.
“I crotonesi hanno dimostrato nel 2020 di non lasciarsi condizionare e hanno espresso un voto libero sul sindaco. Faranno la stessa cosa la prossima volta, giudicando con il voto se la fiducia che mi hanno dato è stata meritata.
Nel 2020 non sono state sufficienti dieci liste avversarie a fermare la volontà dei miei concittadini. Personalmente non ho modo di ringraziarli per questo grande onore che ho ricevuto.
Per questo penso alla città e alle tante cose da fare, agli obiettivi da raggiungere.
Sono stati tre anni duri, anzi durissimi, perchè le aspettative erano tante.
Avevamo trovato macerie e una macchina amministrativa bloccata. Ci siamo rimboccati le maniche e oggi posso dire che stiamo raccogliendo i frutti.
Questi risultati non può negarli nessuno. In Consiglio Comunale ho la possibilità di fare chiarezza, soprattutto sui temi ambientali. Come ho avuto modo di dire nell’ultimo Consiglio Comunale, per fortuna è tutto agli atti, nei verbali delle conferenze dei servizi. Chi ha assistito a qualcuna di queste CdS ha avuto modo di sentire le gridate del sindaco che rispedisce al mittente le proposte “indecenti” dal punto di vista ambientale.
Su questi temi non transigo: lo sanno bene chi propone discariche o altri impianti pericolosi”.
Ma Enzo Voce tornerà in piazza Marinai d’Italia?
“E perché no, ma forse sarà troppo piccola…”.