Riceviamo e pubblichiamo

Egr. Eccellenza Sig. Prefetto Dott. De Vivo
Prefettura di Crotone
LETTERA APERTA
Egr. Sig. Prefetto Dott De. Vivo,
in queste ore in città si starebbe consumando l’ultimo arrogante atto di prevaricazione dell’amministrazione comunale ai danni dei cittadini e delle loro libertà fondamentali; infatti come annunciato dalla stampa è in corso l’organizzazione di una festa di grandi dimensioni che verrà celebrata Sabato 04 Giugno, esattamente a poche ore dal voto, a cui guarda caso presenzierà il governatore della Regione insieme agli onorevoli della maggioranza. Trattasi per precisione di un evento organizzato da un privato, a cui il Comune ha dato la disponibilità dell’uso di una struttura pubblica, ed esattamente la pista di atletica su cui è in corso l’installazione di un grande manufatto ancorato al suolo.
A prescindere dal fatto che l’installazione sta procurando gravi danni alla struttura per l’atletica, che siamo sicuri il privato riparerà, tuttavia ci chiediamo se è legittimo che l’assessore abbia irrituale dato in uso la stessa senza garanzia alcuna, ma la cosa ancora più grave è che viene impunemente ed in totale dispregio delle regole democratiche data la possibilità di poter fare una passarella elettorale al Governatore, che ha annunciato la sua presenza, che è in prima persona impegnato a sostegno del candidato a Sindaco del PD.
Come non vedere un palese caso di propaganda elettorale anche se mascherato, diciamo indiretto. Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, per propaganda elettorale si intende la “specifica attività che si svolge nell’ambito del procedimento preparatorio della scelta e che è volta ad influire sulla volontà degli elettori nel periodo che precede le elezioni. Essa si connota […] per la sua inerenza, diretta o indiretta alla competizione elettorale, sia quando ha, come scopo immediato o mediato, quello di acquistare voti o sottrarne agli avversari, sia quando ha come scopo, anche mediato, di convincere l’elettore a non votare, oppure a presentare scheda bianca, a rendere il voto nullo o ad esprimerlo in modo inefficace” (Corte di cassazione, sentenze n. 477/1998, e n. 11835/1989). Per cui se la legge 212 del 1956 all’art. 9 vieta, nel giorno precedente a quello stabilito per le elezioni, comizi, riunioni di propaganda elettorale diretta ed indiretta in luoghi pubblici o aperti al pubblico, perché ad una parte politica deve essere consentito usare il mezzo di una “festa privata” per farsi propaganda in un luogo pubblico? Tutte le regole a tutela della democrazia saltano, un vulnus grave al diritto vigente che certamente non ci fa stare tranquilli. A nome, quindi, della comunità tutta Le chiediamo di voler considerare quanto detto per, se eventualmente lo dovesse ritenere, rassicurarci che in questa vicenda tutte le regole, di cui Ella presidia l’osservanza, sono state rispettate.

Con osservanza. Il Movimento
IO HO UN SOGNO per Crotone