​Riceviamo e pubblichiamo

Veramente spropositata ed inaccettabile la nota stampa di Elisabetta  Belli, commissario straordinario per la riparazione del danno ambientale nel SIN (sito di interesse nazionale) di Crotone, in risposta alla richiesta di incontro da parte nostra, per una verifica sulle proposte e sulle iniziative di bonifica. Nulla di più e nulla di meno di quanto concordato durante il primo confronto, alla conclusione del quale fu proprio il commissario a manifestare l’esigenza di incontri periodici con le parti sociali. Non ci stupisce, però, il gesto di buttare giù la maschera da parte della Belli comprendendone il disagio, perché chissà a quante critiche sará stata sottoposta la sua iniziale disponibilitá al dialogo con il sindacato e con l’intera comunità crotonese. Ne ci giunge come elemento di novitá la strategia che per vent’anni Eni ha perseguito sulle problematiche relative alla bonifica: discutere trasversalmente con pochi garanti del silenzio assenso. Atteggiamento questo che ingenera, e non da oggi,  il sospetto che alcune o diverse parti dell’intervento ambientale è meglio non pubblicizzarle troppo.

COSA C’E’ ANCORA DA NASCONDERE? Ci sembra opportuno sottolineare che la pericolosissima inversione ad “U” del commissario, chiaramente bisbigliatole da occulti suggeritori autoctoni, non ci troverà impreparati. La coscienza ambientale della nostra comunità è cresciuta straordinariamente; il prezzo in vite umane che il territorio ha pagato, consiglierebbe maggiore prudenza nell’utilizzo di strumenti carbonari che per troppo tempo hanno tutelato le malefatte di Eni. Denunceremo ritardi e compromissioni qualora si dovessero verificare ma, soprattutto, con l’ausilio dei nostri tecnici vigileremo e monitoreremo nel merito gli interventi di bonifica che si intenderanno realizzare. Auguriamo, naturalmente, una proficua e corretta attività commissariale alla dott.sa Belli, affidandole un post incancellabile, “questa volta l’intera nostra comunità, non consentirà a nessuno di calpestare il proprio diritto alla vita e la speranza di crescere in uno sviluppo ecocompatibile”.
                                      Cgil Cisl Uil Crotone • Falbo De Tursi Tomaino

Crotone, 9/06/2017